VOGHERA 03/03/2021: Romaniello. Io espulso dal movimento 5 Stelle… ma con onore
VOGHERA – I travagli del movimento 5 Stelle, seguiti alla caduta del Governo Conte e alla nascita del governo Draghi, hanno portato all’espulsione di alcuni parlamentari dalle fila grilline.
Fra questi c’è anche il vogherese Cristian Romaniello, messo fuori dal movimento per non aver votato la fiducia a Draghi. Il parlamentare ha reagito con amarezza ma con compostezza alla notizia e lo ha voluto comunicare i suoi elettori, avvertendo che contesterà la decisione e che continuerà le sue storiche battaglie.
Ecco la sua lettera aperta, intitolata ESPULSO CON ONORE
“Parto da voi, da come avete accolto la notizia della mia espulsione dal Gruppo del MoVimento 5 Stelle.
Voglio tranquillizzarvi, sto bene. Sono sereno, amareggiato, ma sereno. L’espulsione da quella che è casa mia da quasi 12 anni mi rende triste, mi interroga sul percorso svolto, su quanto avrei potuto fare per evitare questo epilogo. Mi state dicendo che condividete la mia scelta. Ho fatto ciò che ho ritenuto giusto, come sempre, e non me ne pento.
Oggi mi espelle un MoVimento diverso da quello che mi ha accolto, poco più che ventenne. Mi espelle un MoVimento che ha detto “Mai con Draghi, mai con Berlusconi, mai più con Salvini, mai più con Renzi”. Queste promesse sono durate quanto un battito di ciglia nel peggiore dei casi, un paio d’anni nel migliore. Ma, mentre con Renzi, Salvini e Berlusconi si è tornati al tavolo, con noi, rei di aver risposto alla nostra coscienza il giorno del voto di fiducia a questo strano Governo e di aver rispettato la parola data, si mantiene la promessa. Un enorme segno di debolezza è stato offerto a tutti coloro che cercano spiragli nelle pieghe di una forza politica immatura. Ora qualcuno sorride a Salvini, ma fa muso duro a coloro con cui si sono combattute battaglie campali. Si sono scelti amici nuovi, recuperate vecchie passioni, rinnegato chi condivide ancora i valori che ci hanno portato qui.
Ho una consapevolezza: oggi non è il tempo in cui cavarsela con le chiacchiere, ed è bene che qualcuno lo comprenda. Le intenzioni sono evidenti, le reputazioni chiare, le personalità evidenti.
Oggi accetto questo verdetto ingiusto, pronto a contestarlo nelle sedi opportune. Nel frattempo, io non abdicherò alle battaglie da combattere: nessuno deve rimanere indietro!
Combatterò per dare a questo Paese la legge sulla prevenzione del suicidio e dell’autolesionismo e quella dell’impresa di cittadinanza, perché già oggi, e ancor più nel post pandemia, saranno necessarie. Il MoVimento, purtroppo, non è stato in grado di supportarle fino ad oggi, ma cercherò ancora anche il loro (ormai non posso dire “nostro”) appoggio.
Domani pomeriggio farò una diretta per parlare direttamente a tutti voi ma, adesso, voglio solo ringraziare tutti coloro che hanno condiviso un percorso così importante con me, chi ha creduto, chi crede, chi sogna, chi spera che passino le nubi, che il cielo si rassereni e le stelle tornino a splendere.
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