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VOGHERA 19/11/2020: Coronavirus. Nuove trasformazioni all’ospedale per fronteggiare l’ondata dei malati Covid

Novembre 19
13:52 2020

VOGHERA – Continuano le trasformazioni degli spazi dell’ospedale Voghera per far fronte alle esigenze della pandemia di Coronavirus. Come annunciato in un nostro precedente articolo, il nuovo Pronto Soccorso è stato adibito a struttura deputata all’assistenza dei pazienti COVID 19.

La decisione è stata comunicata dal direttore medico del Presidio Oltrepo’ Paolo Valentini.

Valentini ha comunicato che, a partire da sabato 14 novembre 2020, sono state disposte nuove misure d’emergenza presso l’Ospedale Civile di Voghera.

In base agli esiti degli indicatori definiti dal Decreto n. 9583 del 06/08/2020, della Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia per l’organizzazione delle attività sanitarie in relazione all’epidemia in atto – spiega il direttore -, è stato attivato, in via temporanea, presso il Pronto Soccorso di Voghera, il servizio di Pre-triage, finalizzato alla necessità di individuare percorsi funzionalmente distinti, per la gestione e la cura dei pazienti con e senza sintomi sospetti da COVID 19.

Pertanto – prosegue -, a tale scopo e per fronteggiare l’emergenza in essere, è stata predisposta un’area dedicata all’interno della struttura ospedaliera, di parte dei locali del vecchio Pronto Soccorso, quale area destinata ai pazienti Covid free, mentre, i locali del nuovo Pronto Soccorso, sono stati adibiti a struttura deputata all’assistenza dei pazienti COVID 19.

Nelle indicazioni di Regione Lombardia viene sottolineato come il rischio di contagio in Pronto Soccorso, al pari di qualsiasi area dell’ospedale, non potrà mai essere considerato nullo ed è per questo motivo che “risulta indispensabile mantenere distinti e funzionalmente separati, all’interno dei Pronto Soccorso, i percorsi di gestione e cura dei pazienti con e senza sintomi sospetti Covid-19, al fine di ridurre al minimo le possibilità di contagio.”

RICONVERTITA ANCHE CARDIOLOGIA

Sempre l’Ats rende noto che, a far tempo da oggi 19 novembre, è stata avviata la “graduale riconversione del reparto di Cardiologia-UTIC in reparto COVID, con l’attivazione di 4 posti letti di Terapia Intensiva in UTIC e 12 posti letto di Area ad Alta Intensità di Cure in Cardiologia.” Di conseguenza, “sono temporaneamente sospese le attività di ricovero programmato e quelle relative alle patologie tempo dipendenti (Rete Stroke e Rete STEMI) che dovranno afferire ai Centri Hub territoriali di riferimento (IRCCS Policlinico San Matteo).”

Il reparto di Cardiologia è stato scelto “per le competenze intensivistiche del personale e l’attitudine degli infermieri a trattare i casi più critici. L’Unità coronarica è fornita di apparecchiature avanzate che, gestite in collaborazione con i Rianimatori, garantiranno le migliori cure ai pazienti che necessitassero di terapia intensiva e subintensiva.”

GLI AMBULATORI PROSEGUONO

Parte dei Medici Cardiologi saranno dedicati a questo reparto, altri potranno dedicarsi alle visite ambulatoriali che, oltre ad essere incrementate, verranno eseguite negli ambulatori, in ambiente sicuro e separato dalla area Covid19.

Per quanto concerne l’attività di Neurologia e Cardiologia, “potranno comunque essere effettuati trattamenti in emergenza-urgenza in favore di pazienti autopresentati, anche in funzione delle condizioni cliniche degli stessi e della possibilità o meno di essere trasportati prima del trattamento; dopo l’esecuzione della prestazione si valuterà se trattenere il paziente o se proporne il trasferimento al Centro di riferimento.”

Per garantire la continuità assistenziale specialistica secondo le modalità sopra riportate, “resterà operativa sia la Guardia Cardiologica H24 che la Guardia Neurologica H24.

Al fine di consentire una maggiore disponibilità per i ricoveri di area internistica di pazienti COVID FREE, contestualmente, è stata ampliata la capacità recettiva sino a 16 posti letto presso il reparto di Neurologia, dove è disponibile la degenza Stroke per il ricovero e monitoraggio dei pazienti cardiologici e neurologici in fase acuta.

Potenziati i posti letto Covid.

Vista la crescente richiesta di ricoveri di pazienti COVID, sia in area critica che nei reparti per acuti, simultanea alla saturazione della capacità recettiva presso l’ospedale di Voghera, si è proceduto ad implementare la disponibilità di posti letto per pazienti COVID, come di seguito evidenziato:

presso la Rianimazione, apertura 5 posti letto per pazienti COVID e mantenimento 3 posti letto per pazienti COVID FREE.

presso il primo settore della U.O. di Medicina Interna, disponibilità di ulteriori 10 posti letto per pazienti COVID.

Con le modifiche dell’assetto dei posti letto adottate, l’attuale capacità recettiva complessiva dell’ospedale di Voghera per pazienti COVID/probabilmente COVID (“Grigi”) risulta essere di 90 posti letto con la seguente suddivisione: • 61 posti letto pazienti COVID (28 posti letto presso Chirurgia, 10 posti letto presso I settore, 23 posti letto presso II settore) • 6 posti letto per pazienti probabilmente COVID “Grigi” (presso Riabilitazione) • 12 posti letto per pazienti ad Alta Intensità di Cure COVID (presso Cardiologia) • 11posti letto pazienti COVID di Terapia intensiva (6 presso UTIC e 5 presso Rianimazione).”, spiega l’Asst.

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