VOGHERA 07/09/2020: Elezioni. Insulti sessisti alla esponente di Azione. La vittima: “Intollerabile che le donne siano svilite psicologicamente”
VOGHERA – Il livello della lotta politica in Italia (seguendo il trend già presente da tempo nella vita quotidiana italiana) scende sempre più basso. Sgambetti, colpi bassi, delegittimazioni dell’avversario e veri e propri insulti, sono sempre più diffusi, sia a livello nazionale che locale.
In città è notizia di questi giorni circa quanto accaduto all’esponente di una formazione politica (per altro nemmeno in corsa per le elezioni del 20 e 21 settembre 2020), Silvia Simeone di Azione, raggiunta da insulti sessisti proferiti (via social: all’interno di un messaggio privato poi venuto a conoscenza di Simeone) da un candidato consigliere (Botteri di Italia Viva) presente in una lista (dei Quartieri) e sostegno della lista Ghezzi Sindaco; e anche (di persona) fuori da un bar cittadino, da parte da un candidato di una delle liste civiche che corrono alle amministrative sempre con Ghezzi.
Dopo che il caso è venuto alla luce, sono arrivate le scuse del candidato consigliere Botteri e la presa di distanze del rispettivo candidato sindaco Ghezzi. Ma oramai era troppo tardi, lo scandalo era divampato divenendo questione dominante nella politica cittadina.
A seguire il comunicato diffuso dalla vittima degli insulti.
Scrive Simeone: “Negli ultimi mesi, dopo la scelta di Azione a tutti i suoi livelli (territoriale, regionale e nazionale) di non partecipare alle prossime elezioni, sono stata vittima di beceri attacchi e calunnie sessiste provenienti dall’ambiente politico locale. Questi ripetuti episodi sono sfociati in un attacco a sfondo sessuale pesantissimo, avvenuto venerdì 4 settembre in un locale pubblico cittadino, alla presenza di alcuni testimoni e alla presenza di altri compagni di partito del mio aggressore verbale, i quali se ne sono rimasti in silenzio, qualcuno a ridacchiare, senza preoccuparsi di spendere neanche una singola parola di difesa nei miei confronti.”
Prosegue Simeone.
“La sera stessa ho affidato ad un post sulla mia pagina Facebook la mia amarezza e la volontà di non tacere in ordine a questa violenza subita. Da quel post si è originata tanta solidarietà ma anche un tam tam social che ha ‘costretto’ il candidato Sindaco Ghezzi ad esprimermi la sua (presunta) vicinanza con un apposito comunicato. Un comunicato tuttavia evasivo in quanto recante una generica presa di distanza del tutto inadeguata data la gravità degli accadimenti.”
Commenta ancora l’esponente di Azione.
“Se chi si candida a Sindaco, infatti, intende dissociarsi da questo modo vile e violento di attaccare un’avversaria politica, allora dovrebbe chiedere a chi di dovere i dovuti chiarimenti e allontanare immediatamente da se’ chi se ne è servito, oppure alle mie orecchie le sue parole suonano come semplici parole vuote di circostanza. Il contrasto alla violenza di genere deve essere fermo e sostenuto dai fatti, si tratta di un valore non negoziabile.”
“Lo stesso Ghezzi peraltro – aggiunge Silvia Simeone – era già stato informato da me in data 29 agosto e di nuovo in data 4 settembre degli episodi sessisti subiti. Al riguardo, purtroppo, la sua risposta è stata scioccante: mi ha detto che “il mondo della politica funziona così”.
Trovo gravissimo che un candidato Sindaco, che ambisce a rappresentare noi tutte cittadine e tutti i cittadini, possa nel 2020 ritenere normale la violenza contro le donne impegnate in politica. E fa ancora più male sapere che le calunnie sessiste sono arrivate da chi vorrebbe e dovrebbe rappresentare la parte progressista della nostra società. Il fatto che il sessismo sia diventato un comune strumento di delegittimazione e sopraffazione delle donne, tanto in politica quanto nella vita di tutti i giorni, a maggior ragione non giustifica la sua tolleranza.”
“Il sessismo è un problema estremamente serio – attacca ancora Silvia Simeone -. In politica è inaccettabile ed intollerabile che le donne siano svilite ed attaccate psicologicamente. Non ci possono essere tifoserie accese su questo: dispute a favore o contro la donna (che diventa così oggetto) vittima di calunnie del genere che decide di denunciare.”
E ancora.
“Questo tema non può diventare l’ennesimo oggetto di contese ideologiche inutili. Non possiamo far finta che questo sessismo subdolo si traduca poi nel disconoscimento delle pari opportunità e delle differenze di genere per cui le donne pagano da sempre un prezzo troppo alto. Dobbiamo combattere con ogni strumento possibile la violenza di genere: solo così potremo avere quel cambiamento che, sentiamo tanto invocare, ma che rimane poi sempre al palo.”
Conclude Simeone.
“Penso che noi donne possiamo e dobbiamo esprimere un modo diverso di fare politica. Lo faremo insieme agli uomini che rispettano, per davvero, le donne. La strada davanti a noi è ancora tanta, percorriamola insieme.”
REGIONALE/PROVINCIALE
Sul caso sono intervenuti anche gli esponenti di Azione a livello regionale e provinciale/(Niccolò Carretta – Consigliere Regionale; MariaSole Mascia e Giancarlo Pignone – Coordinatori regionali Azione; Riccardo Casarini- Coordinatore provinciale Azione)
“Siamo contrari ad ogni forma di violenza e condanniamo ogni episodio di discriminazione o insulto verbale. Nel 2020 riteniamo che la presenza delle donne in politica e nella società a 360 gradi debba essere sostenuto con vigore e rimaniamo attoniti alla notizia che ci siano ancora oggi episodi di violenza verbale a sfondo sessista. Azione è in campo anche per combattere e archiviare questi modi di fare e di intendere l’impegno politico. Solidarietà a Silvia.”
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