BRONI STRADELLA VOGHERA 04/09/2020: Sanità. Nessun ridimensionamento dell’ospadale “unificato”. Voghera presidio Covid in caso di emergenza
BRONI STRADELLA VOGHERA – “L’ospedale unificato di Broni-Stradella continuerà ad essere un punto di riferimento per la comunità dell’Oltrepò Pavese nella cornice di un percorso di qualificazione già avviato, che proseguirà con vigore dopo la fase più acuta dell’emergenza Covid anche attraverso nuove assunzioni. Anche se la difficoltà di arruolamento di specialisti ha condizionato l’attività sanitaria qui come in tutta la Regione”.
Sono queste le rassicurazioni che l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, affiancato dal Direttore generale dell’ASST di Pavia Michele Brait, ha rivolto oggi ai sindaci dei Comuni dell’area dell’Oltrepò Pavese.
All’incontro, che si è svolto a Palazzo Lombardia, ha partecipato anche l’assessore regionale alle Politiche per la Famiglia Genitorialità e Pari Opportunità.
“Gran parte delle prestazioni sospese durante l’emergenza Covid – spiega l’assessore al Welfare Gallera – sono state ripristinate e altre lo saranno nelle prossime settimane: dal 14 settembre riprende nella sua totalità l’attività di Medicina, con 42 posti letto, e della Riabilitazione con 25 posti letto. Dal 15 settembre apriranno 20 posti letto di Chirurgia Generale, Ortopedia, Traumatologia e Ginecologia. A ottobre riapre il punto nascita”.
POTENZIAMENTI E NUOVE ASSUNZIONI
Il Direttore Generale Brait ha ricordato che sono in corso di acquisizione di 6 ostetriche, 1 ortopedico, 8 anestesisti/rianimatori e 3 chirurghi.
“Il programma di rafforzamento delle attività – aggiunge l’assessore al Welfare – proseguirà nei prossimi mesi con l’attivazione di 4 posti di Sorveglianza Sub Intensiva e dell’ambulatorio Oncologico, e con l’acquisizione di un chirurgo plastico in collaborazione con l’Università di Pavia per la chirurgia post bariatrica e ricostruttiva, senologica e dermatologica”.
IL RAFFORZAMENTO DELLE ATTIVITA’ DELL’OSPEDALE UNIFICATO DI BRONI-STRADELLA
La qualificazione e il rafforzamento delle attività dell’ospedale unificato di Broni-Stradella inizia a settembre del 2016, con l’attivazione della guardia pediatrica h24, l’incremento dei posti letto della Riabilitazione, la ristrutturazione dei percorsi nel Pronto Soccorso con allestimento di un’area OBI (Osservazione a bassa intensità per malati potenzialmente infettivi dotata di 5 posti letto, l’acquisizione di nuove nuove tecnologie quali un mammografo digitale ultraveloce, 2 ecografi ostretrici, 1 apparecchio radiologico digitale portatole, una Tac di ultima generazione.
IL GRADUALE RIPRISTINO DELLE ATTIVITA’ DOPO L’EMERGENZA COVID
Dopo la fase più acuta dell’emergenza Covid sono state ripristinate le attività ambulatoriali della Medicina (dal 10 giugno), della Riabilitazione (dal 22 giugno), dell’Ortopedia (dal 28 luglio) e della Chirurgia della mano (dal 10 agosto).
Non sono state mai sospese, invece, le attività di Emergenza-Urgenza, la Dialisi, le prestazioni legate all’Oncologia e le trasfusioni urgenti.
IL PIANO COVID: PAZIENTI A VOGHERA
Già pronto anche un piano Covid, da attuare in caso di necessità.
In un primo momento l’ospedale unificato di Broni e Stradella verrebbe ad essere identificato, quale presidio non COVID dell’area Oltrepò.
I pazienti sospetti (‘grigi’) o conclamati COVID-19 positivi che dovessero presentarsi al Pronto Soccorso di Stradella, dopo inquadramento clinico, dovranno essere reindirizzati presso i reparti COVID di Voghera o, in seconda fase, presso i reparti COVID di Vigevano.
Qualora la recrudescenza della pandemia portasse alla saturazione della disponibilità di posti letto negli Hub di Voghera e Vigevano (fase 3), si procederà a successive riconversioni di posti letto con la seguente gradualità:
Step 1- Riconversione della UOSD di Riabilitazione con disponibilità di n. 26 posti letto per pazienti Covid positivi o, n. 13 posti letto per pazienti sospetti Covid (‘grigi’)
Contestuale sospensione delle attività chirurgiche con destinazione degli spazi dei reparti di chirurgia generale e ortopedia/traumatologia all’attivazione di un’area di osservazione di Pronto Soccorso per un massimo di +18 posti letto in camera singola.
Step 2- Ad avvenuta saturazione dei letti di cui sopra si provvederà alla realizzazione di una sezione Covid nel reparto di Medicina interna, che per sua conformazione logistica consente la separazione di due settori distinti di cui uno rimarrebbe dedicato ai pazienti non COVID.
Questa soluzione prevede la realizzazione di zona filtro e la riconversione di n.5 camere doppie con disponibilità di n. 10 p.l. Covid-positivi o, in alternativa, n. 5 posti letto in camera singola per pazienti sospetti Covid (‘grigi’).
Step 3- Riconversione di tutta la UOC di Medicina con disponibilità di 32 posti letto per pazienti Covid Positivi.
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