VOGHERA 05/08/2020: Sanità. Nuovo ‘poligrafo’ all’ospedale. “Grazie al nuovo strumento possibili interventi mai fatti prima in città”
VOGHERA – L’Ospedale di Voghera sempre più all’avanguardia. Il presidio vogherese si è infatti dotato di una strumentazione che, nella configurazione nella quale è entrata in funzione in città, risulta essere la prima in assoluto in tutta Italia. Si tratta dell’installazione nella nuova sala di emodinamica di un poligrafo di ultimissima generazione, la cui potenza e precisione al momento sono unici nel Paese.
Il nuovo Poligrafo, installato presso l’Unità Operativa Complessa di Cardiologia guidata da Pietro Broglia, è stato presentato questo pomeriggio nella Sala Consiliare del nosocomio, alla presenza del direttore generale dell’ASST di Pavia, Michele Brait, del primario e del tecnico della General Electric, fornitrice del macchinario.
Il poligrafo in realtà non è un vero e proprio apparecchio ma uno strumento che permette, durante le operazioni, l’acquisizione, la memorizzazione e l’analisi di molti parametri emodinamici del paziente legati a interventi complessi al cuore.
“Il sistema – è stato spiegato – è composto da due monitor, uno per i tracciati, che serve per visualizzare i parametri del paziente. E uno per i comandi, che serve per configurare lo schermo dei tracciati.”
Sono inoltre presenti: una workstation e il front-end per elettrofisiologia (il front-end è il modulo che raccoglie e digitalizza i dati fisiologici del paziente per poi trasferirli alla workstation per la loro elaborazione).
La novità principale del poligrafo ora presente nella Cardiologia dell’Ospedale Civile di Voghera è la modalità COMBO, che permette una configurazione sia per gli interventi di emodinamica, sia per quelli di elettrofisiologia.
“Il nuovo sistema ComboLab AltiX Edition, che l’Ospedale Civile di Voghera ha avuto l’onore di acquisire per primo in Italia – spiega l’Asst – introduce una serie di miglioramenti e di nuove funzionalità al sistema preesistente, sia per quanto riguarda la configurazione elettrofisiologica, che per quella emodinamica.”
“Grazie all’arrivo di questa nuova strumentazione – ha spiegato il primario Broglia – abbiamo la possibilità di eseguire interventi mai fatti prima a Voghera: dalle coronografie e angioplastiche utilizzando tecnologie come l’FFR, l’IVUS e il Rotoablator; alla gestione dell’ictus con la chiusura del PFO; al trattamento della patologia carotidea. Altre attività che potremmo fare – ha aggiunto Broglia – sono gli interventi LAAC di chiusura dell’auricola sinistra. Così come interventi per insufficienza mitralica e patologie vascolari (ad esempio usando la tecnica del carillon). Così, ancora, potremo svolgere procedure di cateterismo destro; studi elettrofisiologici SEF e Ablazioni complesse, tra cui il trattamento della fibrillazione atriale con la Crioablazione.”
“Insomma – ha precisato Broglia – con questo macchinario abbiamo la possibilità per la prima volta di fare in città una cardiologia completa, in quanto ora abbiamo sia le professionalità adatte sia gli strumenti adatti.”
“Grazie a questi investimenti di Asst – ha spiegato il direttore Brait – i nostri ospedali vanno nella direzione di diventare un punto di riferimento per la cura di molte malattie, permettendo così ai cittadini di fare interventi complessi stando sul loro territorio, senza recarsi altrove come avveniva in passato.”
“Grazie alle nuove tecnologie acquistate dall’Asst – ha concluso il direttore generale – il nostro ospedale diventa sempre più attrattivo, non solo sotto l’aspetto dei pazienti ma anche delle professionalità mediche, che, notoriamente, sono attratte da luoghi di lavoro… ospedali, in cui si svolgono attività e in cui si offrono prestazioni complesse e all’avanguardia. Questo per noi è motivo di orgoglio e soddisfazione.”
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