VOGHERA PAVIA 15/07/2020: Salvate i Benzinai. Nuovo blitz di Casapound in città e nel capoluogo
VOGHERA PAVIA – Dopo quello contro l’Inps, Casapounf ha effettuato un nuovo blitz notturno nelle città della provincia di Pavia, questa volta in difesa dei “Benzinai”: scopo chedereal Governo di intervenire “immediatamente per salvare la categoria e calmierare i prezzi”.
Volantini di solidarietà sono stati perciò affissi ai distributori di benzina di Voghera e Pavia, e cartonati a grandezza d’uomo sono stati posizionati davanti alle sedi di Confcommercio delle due città, per “denunciare la crisi in cui versa la categoria dei benzinai e stigmatizzare l’inerzia del Governo.”
“Tra le tante categorie penalizzate dal Covid-19 – spiega il movimento in una nota – quella dei benzinai rientra tra quelle più in difficoltà: se già prima della pandemia versava in una crisi senza fine, oggi nonostante i vari proclami politici di aiuto, viene sistematicamente dimenticata dallo Stato”.
“Nonostante un’attività ridotta dell’85% e l’assenza di protezioni sanitarie ed economiche adeguate – prosegue la nota – i benzinai hanno comunque garantito il servizio di rifornimento alla Nazione, ma per poter essere ascoltati sono stati costretti a fine marzo a minacciare uno sciopero che avrebbe avuto ripercussioni enormi sulla viabilità nazionale. Per questo riteniamo inaccettabile che il Governo continui a non adottare misure di sussidio sia per la categoria, sia per automobilisti e autotrasportatori, che nonostante il crollo del prezzo del greggio hanno visto calare in maniera impercettibile il prezzo di benzina e diesel”.
“CasaPound Italia – conclude la nota – è già intervenuta sulla questione in Friuli-Venezia Giulia, chiedendo prontamente che la Regione intervenga introducendo dei meccanismi che regolino lo sconto sulla base del prezzo fatto dalla Slovenia, oppure istituendo una Zona economica speciale che aiuti a mantenere in Italia quei soldi che verrebbero altrimenti spesi, oltre che per la benzina, anche per acquistare spesa e tabacchi oltre confine, facendo perdere introiti allo Stato per 100 milioni di euro all’anno”.
Commenti