PROVINCIA 15/06/2020: “Futuro sostenibile in Lomellina”. Preoccupati per la revisione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale
PROVINCIA – L’associazione “Futuro sostenibile in Lomellina”, dopo le limitazioni imposte dalla pandemia, riprende la sua pluriennale attività di informazione, sensibilizzazione e denuncia, per la salvaguardia del territorio e della salute di chi ci abita. Lo fa concentrandosi sulla revisione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP), il documento che determinerà le scelte urbanistiche delle nostre comunità per gli anni a venire e anche la qualità della vita dei suoi abitanti.
“Partendo da questa consapevolezza non possiamo ignorare che la pandemia ha colpito soprattutto la Lombardia, le cui pessime condizioni ambientali dovute all’inquinamento, secondo diversi studi scientifici, hanno favorito il diffondersi del Covid-19″, esordisce la presidente Alda La Rosa.
“Per l’adozione del prossimo PTCP – prosegue -, diventa allora indispensabile battersi per un progetto di provincia che punti a favorire il benessere e la salute dei suoi cittadini e si liberi dalle solite logiche utilitaristiche che fanno prevalere gli interessi economici di pochi a scapito della collettività.”
In questa prospettiva l’associazione ha già presentato nella prima VAS (Valutazione ambientale strategica) del 18 dicembre scorso alcune osservazioni, per lo più critiche, circa le linee di indirizzo e il documento di scoping, che presiedono alla stesura del piano di revisione.
“Le riprendiamo ora con rinnovato vigore affinché non solo gli amministratori comunali e provinciali si assumano precise responsabilità circa le scelte da intraprendere ma anche i cittadini facciano sentire la loro voce in tutte le sedi possibili”, spiega ancora la presidente che individua “un primo punto” da portare all’attenzione dei cittadini: l’esistenza ancora nel Piano Regionale del tracciato dell’autostrada Broni– Mortara.
“Pur essendo stato definitivamente bocciato nel luglio 2016 dal Ministero dell’Ambiente e dal Ministero dei Beni culturali – precisa La Rosa -. Nel decreto si evidenziava come, oltre a numerose carenze progettuali, l’opera non avesse giustificazioni né dal punto di vista del miglioramento della rete infrastrutturale né dal punto di vista dello sviluppo economico locale. Ciò nonostante il PTCP, attenendosi al Piano regionale, ripropone ancora questa scelta peraltro contrastata da molte amministrazioni locali e dalla totalità delle associazioni agricole ed ambientaliste del territorio.”
Per Futuro sostenibile si tratta di “Una scelta incomprensibile che lascia intendere che si vogliano favorire le scelte programmatorie di talune amministrazioni comunali che nella predisposizione dei loro strumenti urbanistici intendono designare aree prossime ad ipotetici ed assai improbabili caselli autostradali da destinare a nuovi insediamenti anche di logistica. E ciò in netto contrasto con il tanto auspicato obiettivo di riduzione del consumo di suolo.”
Una seconda preoccupazione dell’Associazione riguarda la gestione degli Ambiti agricoli strategici.
“Ed in particolar modo – sottolinea La Rosa – il rapporto intercorrente tra l’ambito sovracomunale rappresentato dalla Provincia e le Amministrazioni comunali. Infatti, riconosciuta l’importanza dell’attività agricola nel nostro contesto dal punto di vista economico, paesaggistico, ambientale a tutela della biodiversità, il PTCP dovrebbe a nostro avviso salvaguardare aree che meritano particolari protezioni, oltre a sviluppare aree tampone per tutte quelle zone che presentano una forte criticità ambientali.”
Futuro Sostenibile, su questa tematica, invece, teme che, “invece di individuare urgentemente una strategia di risanamento ambientale il PTCP, dietro pressanti sollecitazioni, proceda alla riduzione degli ambiti agricoli strategici, permetta l’insediamento di altra logistica, giustificandolo con un percorso autostradale bocciato, e alla distruzione di un territorio il cui plusvalore ha già subito numerose e spesso insanabili ferite.”
Relativamente all’adozione del nuovo PTCP, l’associazione Futuro sostenibile in Lomellina conclude con una domanda della presidente Alda La Rosa: “Coglieremo l’occasione o ancora una volta cittadini e amministrazioni percorreranno la solita fallimentare strada che non tutela il bene comune ma solo i beni di chi ha sempre e solo sfruttato questo territorio? “
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