PAVIA VOGHERA 14/05/2020: Ripartenza dal lockdown. La Regione emana norme più stringenti sulla temperatura per datori di lavoro e clienti
PAVIA VOGHERA – Nuove disposizioni per la ripartenza dopo il lockdown dovuto all’epidemia da Coronavirus.
Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha firmato una nuova ordinanza (la n. 546) che prevede alcune prescrizioni per i datori di lavoro, più restrittive di quelle statali. “L’obiettivo spiega la Regione – è garantire la tutela della salute in tutti i luoghi di lavoro della Lombardia.”
Le misure, che sono valide dal 18 al 31 maggio, e sono destinate ai datori, che dovranno, come prima cosa “sottoporre il personale, prima dell’accesso al luogo di lavoro, al controllo della temperatura corporea”.
Se la temperatura dovesse essere superiore ai 37.5, non sarà consentito l’accesso o la permanenza nei luoghi di lavoro.
“Questa operazione – spiega la Lombardia – deve essere effettuata anche quando, durante l’attività, il lavoratore dovesse manifestare i sintomi di infezione respiratoria da COVID – 19 (es. tosse, raffreddore, congiuntivite). Le persone in tale condizione devono essere momentaneamente isolate e non dovranno recarsi al Pronto Soccorso e/o nelle infermerie di sede.”
Inoltre il datore di lavoro dovrà “comunicare tempestivamente tale circostanza, all’ATS territorialmente competente, che fornira’ le opportune indicazioni cui la persona interessata dovra’ attenersi.”
Oltre a ciò è “fortemente raccomandato anche rilevare la temperatura dei clienti/utenti, prima dell’accesso (e con temperatura superiore a 37,5°, non sara’ consentito l’accesso e la persona dovra’ contattare il proprio medico curante).”
La Regione inoltre “raccomanda fortemente” di scaricare e utilizzare l’app ‘AllertaLom’ (“il questionario ‘CercaCovid’ ad essa collegato deve essere compilato quotidianamente da parte del datore di lavoro e da tutto il personale”, si precisa).
Per tutti gli altri aspetti non diversamente disciplinati da quest’ultima ordinanza, per la Lombardia rimane in vigore quanto previsto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 aprile 2020.
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