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VOGHERA 29/01/2020: Lite fra M5s e Croce Rossa per la presenza dei politici alla premiazione dei Volontari sabato scorso in Municipio

Gennaio 29
11:37 2020

VOGHERA – E’ lite fra la Croce Rossa cittadina e il Movimento 5 Stelle di Voghera. Lo scontro, durissimo è nato a seguito della cerimonia di premiazione dei volontari della Cri avvenuta in municipio sabato 25 gennaio 2020.

Tema del contendere, il fatto che gli attestati siano stati consegnati non solo dalla Presidente della CRI Ondina Torti ma anche da esponenti della Lega (in particolare dall’onorevole Elena Lucchini). Il fatto ha portato, il giorno 27, alle dimissioni da volontario della Croce Rossa dell’onorevole dell’M5S Cristian Romaniello. Dimissioni avvenute con una lettera in cui si accusa l’associazione di aver violato i 7 principi che guidano il sodalizio (umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontarietà, unità, universalità).

Dalla lettera, finita sui Media, è nato un pesantissimo botta e risposta, con scambio reciproco di accuse al curaro.

Di seguito ricostruiamo la vicenda pubblicando i comunicati che i due contendenti si sono scambiati.

Tutto però nasce dalla cerimonia di premiazione dei volontari della croce rossa avvenute in municipio il giorno 26 gennaio 2020:

la cui cronaca potete leggerla al seguente link

https://www.vogheranews.it/wp/2020/01/voghera-26-01-2020-la-croce-rossa-premia-volontari-festeggia-con-la-citta-cerimonia-municipio/

 

Dopo la cerimonia, lunedì 27 gennaio arrivano le dimissioni del volontario Romaniello, deputato del Movimento 5 Stelle (a seguire il testo completo)

“Sabato 25 gennaio 2020, presso il municipio della città di Voghera, sono state consegnate le onorificenze ai volontari della Croce Rossa di Voghera che hanno raggiunto i 15 e i 25 anni di volontariato.
Dietro le quinte di una cerimonia, dedicata a chi si mette a disposizione delle persone da anni, pare essersi consumato un atto di rara ipocrisia, come di pochi ne capitano.
Sono passati 12 anni da quando ho iniziato il mio percorso di volontariato in Croce Rossa presso lo stesso comitato locale di Voghera, anche se da tempo sono volontario in riserva. Ho scelto di rimanere, sebbene in riserva, a motivo dei valori e dei principi costituenti l’ente, che ho sempre condiviso e rispettato, nonostante la CRI non sia più un ente pubblico dal 2012. Ma questo non ne cancella la storia! Sopra ogni cosa, questo Ente resta legato, e parte, del Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa. Mi addolora osservare che non tutti sentano forte la responsabilità di rispettare i sette principi, quali: umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontarietà, unità, universalità. Alla cerimonia sono stato invitato anch’io, con pochissimi giorni di anticipo, quindi nella (ben prevedibile) difficoltà a prendere parte all’iniziativa. Ma non mi permetterei di affermare che sia stato fatto di proposito. Resta il fatto che sono stato invitato per assistere alla cerimonia, non per assegnare riconoscimenti. Non avrei accettato di farlo per rispetto di valori molto più alti di noi o del consueto protagonismo politico, ma non mi sarei aspettato che venisse offerta la possibilità di farlo ad esponenti di partiti evidentemente “vicini”, e non me lo sarei aspettato proprio a motivo dei medesimi valori. Con mia enorme sorpresa, alla cerimonia, gli attestati sono stati consegnati, non solo dalla Presidente della CRI di Voghera, Ondina Torti, ma anche da esponenti della Lega. Inoltre, accanto allo scranno del Sindaco di Voghera, Carlo Barbieri, nella sala consiliare del Municipio era seduto, non so a che titolo, Massimo Bergaglio, imprenditore vogherese considerato punta di diamante tra i nomi proposti dalla Lega come candidato sindaco per le amministrative di Primavera (Voghera 2020). Vorrei domandare perché gli sia stato riservato un posto così centrale. Ho appreso, inoltre, tramite documentazione giornalistica, fotografica e social, che questi attestati erano già stati consegnati in precedenza presso la sede della Croce Rossa. Se ciò fosse confermato, la situazione sarebbe ancora più grave, perché significherebbe che la CRI avrebbe appoggiato in misura importante una campagna d’immagine della destra vogherese, in piena campagna elettorale. La CRI di Voghera o, per meglio dire, chi ne ha amministrato alcune funzioni sensibili, ha così violato i principi di imparzialità, neutralità e indipendenza. Per queste ragioni, attraverso questa lettera, rassegno le mie dimissioni da un’associazione in cui non ho rivisto l’etica che dovrebbe contraddistinguerla. Nessuno potrà mai raccontarmi che si è trattato di ingenuità o che in tutta la vicenda non ci sia nulla di male. Chiaramente, non potrò esimermi dall’estendere, per conoscenza, questa lettera di dimissioni alla sede del Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa di Ginevra, nonché all’Associazione della Croce Rossa Italiana di Roma. Colgo l’occasione per porgere i miei più cordiali saluti.”

A seguito dell’addio delle accuse contenute nella lettera di dimissioni la Croce Rossa, il giorno successivo (il 28 gennaio 2020) replica con un comunicato (a seguire il testo completo intitolato: Le precisazioni della Croce Rossa di Voghera dopo le accuse dell’on. Romaniello)

“La Croce Rossa di Voghera intende replicare alle dure ed infondate accuse rivolte dall’on. Cristian Romaniello, esponente del Movimento 5 Stelle, tramite il quotidiano locale “La Provincia Pavese”, in merito alla cerimonia con premiazione dei Volontari svoltasi Sabato 25 Gennaio presso il Comune di Voghera. Si tratta di false accuse atte a strumentalizzare a fini politici l’operato di un Comitato tra i più attivi e più grandi d’Italia, in cui prestano il loro servizio circa 400 soci tra volontari, componente giovane ed infermiere volontarie, oltre a 36 dipendenti. Come già successo in altre manifestazioni da noi organizzate, anche in questa occasione, accanto ai benefattori, sono state invitate autorità civili, militari, religiose e i politici che rappresentano il territorio. Oltre dunque a Sindaco ed esponenti della Giunta Comunale di Voghera, una volta ottenuta l’autorizzazione dal Comune per l’utilizzo della Sala Consiliare (richiesta inviata il 17/12 e risposta arrivata il 14/1) abbiamo provveduto a fare stampare gli inviti e ad inoltrarli a tutti, a partire proprio dai parlamentari vogheresi, on. Elena Lucchini della Lega Nord ed on. Cristian Romaniello, del M5S. La prima ha risposto affermativamente, mentre la segreteria dell’on. Romaniello ha fatto sapere dell’indisponibilità a partecipare all’evento Venerdì 24 Gennaio tramite mail arrivata in sede. A quel punto le premiazioni, che di solito vengono sempre suddivise tra le autorità presenti, sono state affidate al sindaco Carlo Barbieri, alla Presidente della C.R.I. di Voghera Ondina Torti e all’on. Elena Lucchini. Non abbiamo sconvolto la prassi, il nostro modus operandi solo perché l’on. Romaniello non ha dato la sua disponibilità a partecipare all’evento. La Croce Rossa, è bene sottolinearlo, non fa campagna elettorale, è da sempre super partes, e a garanzia di ciò ispira tutte le sue azioni ai Sette Principi Fondamentali che ne costituiscono lo spirito e l’etica: Umanità, Imparzialità, Neutralità, Indipendenza, Volontariato, Unità, Universalità. Per questo chiunque è vicino al nostro Comitato ed intende darci una mano è benvenuto, di qualsiasi etnia, religione, sesso, colore politico..L’on. Romaniello, poi, in un ridicolo tentativo di strumentalizzare la presenza degli ospiti, prima ha insinuato che dietro la presenza dell’on Lucchini ci siano “esponenti evidentemente vicini al Comitato” e poi ha attaccato anche l’imprenditore vogherese Massimo Bergaglio  con una frase che si commenta da sé: “ Mi sorprende che accanto alla collega Lucchini ci fosse l’imprenditore Bergaglio, capisco che fanno pressione perché sia il loro candidato. E’ una persona per bene, ma se proprio vogliono fare campagna elettorale lo convincono a donare un’ambulanza, che è una spesa che può interamente scaricare dalle tasse”. Vede, caro on. Romaniello, la famiglia Bergaglio era qui rappresentata da Massimo in quanto da sempre vicina al nostro Comitato, come del resto la famiglia Balma e tanti altri benefattori come Angela Dorati (presente tra i banchi della sala del consiglio) che hanno a cuore le sorti della Croce Rossa e che periodicamente fanno donazioni per l’acquisto di ambulanze. Si informi, prima di chiamare il quotidiano locale per aizzare polemiche inutili, perché in questo modo mostra tutta la sua ignoranza in materia e danneggia anche l’immagine di preziosi benefattori per il nostro Comitato. Senza di loro non potremmo garantire alla popolazione i 15.000 servizi e 430.000 km percorsi solo lo scorso anno, con 11 ambulanze, 7 autovetture, 4 mezzi per il trasporto dei diversamente abili, senza contare tutti i mezzi in dotazione alla Protezione Civile. Siamo dunque orgogliosi e fieri dei nostri soci e dei nostri benefattori e di chiunque ci è accanto in vari momenti dell’anno.

Se ci fosse una campagna elettorale in corso a Voghera potremmo parlare di strumentalizzazioni, in questo caso c’è solo malafede e disinformazione, alla quale provvediamo noi ora a porre rimedio. Capiamo che l’on. Romaniello in questi giorni era alle prese con problemi ben più seri all’interno del Movimento e con le elezioni in Emilia Romagna e Calabria che hanno messo in luce numeri che hanno creato qualche malumore di troppo, ma riversare questo travaso di bile sui volontari del soccorso e su un Comitato di cui lui ha fatto parte per ben 12 anni è un tentativo davvero falso e meschino di ribaltare la realtà dei fatti. Inoltre l’onorevole ha chiamato il quotidiano locale per annunciare le sue dimissioni ma queste dimissioni non sono mai arrivate alla Presidenza. E di fatto non vediamo l’esponente dei 5 Stelle da una vita in sede a fare volontariato, ma notiamo invece che è pronto ad aizzare polemiche inutili e inopportune verso il proprio Comitato C.R.I. di appartenenza. In conclusione: non permetteremo a nessuno di infangare in modo maldestro e squallido il nome della Croce Rossa di Voghera per puri fini politici e ci tuteleremo nelle sedi opportune di fronte a simili dichiarazioni lesive dell’immagine del Comitato.”

A stretto giro di posta, il giorno 28 gennaio 2020 il deputato dei 5 Stelle replica alla Croce Rossa con comunicato intitolato: precisazioni sulle mie dimissioni dalla cri, riportate dalla stampa (a seguire il testo completo)
“Non ho inteso avviare una polemica politica, le mie dimissioni sono in polemica con la direzione della CRI di Voghera.
Non ho detto che il problema è far consegnare gli attestati SOLO da esponenti di una parte politica. Ho detto che il problema è farli consegnare DA QUALSIASI esponente politico (io non avrei mai accettato un azzardo simile). Nella lettera di dimissioni, infatti, NON ho criticato la scelta di far consegnare gli attestati dal sindaco che, per quanto di parte, è il primo cittadino.
Non ho citato la deputata Lucchini, perché immagino che non conosca i 7 principi della CRI e non sappia di essere stata messa al centro di una situazione inopportuna.
Non ho inteso attaccare Massimo Bergaglio. Ho criticato la scelta della dirigenza della CRI, che ha fatto sedere la persona indicata come futuro candidato sindaco della Lega accanto al sindaco in carica, sui banchi della giunta vogherese. Ho chiesto, pertanto, a quale titolo fosse seduto accanto alle istituzioni locali.
Ho criticato la cura con cui qualcuno ha deciso di consentire una passerella a senso unico in quella sede, posizionando le persone giuste ai posti giusti (la causalità non esiste, e questo lo affermo con forza).
Ho aggiunto che, storicamente, chi cerca di coinvolgere gli industriali nelle competizioni politiche va a chieder loro di fare donazioni utili ad enti di alta utilità sociale (in questo caso potrebbe essere un’ambulanza) attraverso la deduzione dei costi, non passerelle per accostare l’immagine a quella di un ente senza render nulla allo stesso.
Prima di arrivare alla lettera, preciso un ultimo aspetto: qualcuno si sta agitando molto per mettere tutti contro di me per questa notizia. Stanno utilizzando qualsiasi argomento per mettere le persone contro di me. Ma fate attenzione: io non ho violato i principi della Croce Rossa, io non ho usato una cerimonia CRI per accostare l’immagine del volontariato ad una forza politica, io non ho usato la CRI per avvantaggiarmi politicamente.
Io mi sono dimesso!
L’ho fatto per sdegno, amarezza e con biasimo verso quel gesto inopportuno, perché quell’ente ho sostenuto, vissuto e servito. Invito soprattutto chi vive la Croce Rossa a riflettere: chi crede in quei 7 principi ed è pronto a difenderli non può trovare normale ciò che è successo, nonostante tutti gli argomenti che sono stati sollevati contro di me.

Infine (per ora, perchè dai testi dei comunicati sembra trasparire la volontà di investire altri ‘enti’ per dirimere la vicenda), sempre il giorno 28 gennaio 2020, il parlamentare dei 5 Stelle ha pubblicato anche le: “Ultime precisazioni, ai contenuti del post di Ondina Torti, presidente Cri Voghera, contro di me”.
“Arrivati a questo punto, non sarò io né voi a determinare chi ha utilizzato la Croce Rossa.
La parte finale del post della Torti non la commenterò, perché emerge un becero e squallido attacco politico e non sporcherò la mia denuncia etica dando seguito ad un’accusa politica che una Presidente CRI non dovrebbe nemmeno permettersi. Uno dei miseri argomenti che ho letto afferma che starei riversando bile sui volontari. Ma come si permette la Torti di mettere in mezzo i volontari? Per creare il nemico? Io ho criticato chi ha creato e/o permesso quella situazione inopportuna, non di certo i volontari del soccorso. Infine, le mie dimissioni sono state presentate al Delegato di Area 1, area di cui sono stato membro.”

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