PAVIA 15/10/2019: Guardie Giurate. L’impegno del sindacalista oltrepadano Luigi Fausciana per dare dignità ad una categoria dimenticata. “Quest’anno ne sono morti già 10 ma nessuno ne ha parlato”
PAVIA – Ha un’anima oltrepadana la lotta per dare (dentro e fuori dalla provincia di Pavia) dignità alla categoria delle guardie giurate.
Luigi Fausciana, 60 anni, residente a Torricella Verzate, ex guardia, è il segretario provinciale del Supu (Sindacato unitario personale in uniforme). Da quando è in pensione (ma chi lo conosce sa che il suo impegno in questo campo è stato constante lungo tutta la sua carriera da vigilante privato) si è ripromesso, e ha promesso, di fare il possibile per dare più garanzie e diritti… e “più dignità”, ad una classe di lavoratori troppo spesso dimenticata.
“Sono persone che non hanno un titolo, non hanno nulla – spiega accorato Luigi -. Viene dato loro un pistolone e poi vengono abbandonati, senza una preparazione adeguata, senza tutele dei diritti, senza rispetto delle norme da parte di chi li utilizza. Sono persone che abitualmente superano le 14 ore consecutive di lavoro – continua il sindacalista -, che svolgono servizi in modo stressante per il proprio fisico e la propria vita privata, persone di cui nessuno si è mai occupato veramente.”
“Eppure anche loro fanno parte integrante e attiva della nostra collettività – aggiunge Fausciana –. Sono uomini e donne che offrono un servizio enorme all’intera società. Anche a rischio della vita consegnano i soldi alle banche. Fanno trasporti di valori. Stazionano davanti agli istituti d credito… e fanno anche tanta prevenzione. La gente non sa quanti furti questi lavoratori sventano ogni anno, salvando così l’economia di tante piccole e grandi aziende… e tanti posti lavoro.”
“Eppure a fronte di ciò che succede?”, si chiede Fausciana. “Nulla! Nessuno che prenda a cuore le condizioni di lavoro di queste persone… di questi poveri cristi.”
Ora però c’è l’impegno di Luigi Fausciana e del suo sindacato. Un impegno che ha già dato i primi frutti.
Mercoledì scorso, infatti, insieme al segretario regionale Antonino Dí Giovanni (e ai rappresentanti di alcune società di vigilanza), il sindacalista oltrepadano è stato ricevuto dal Prefetto di Lodi, di fronte a quale sono state sollevate le incredibili criticità in cui versa la categoria.
L’incontro ha soddisfatto Fausciana (“Finalmente le autorità si accorgono di noi”), che ora però ha in programma di portare la questione all’attenzione anche delle Prefetture di Pavia e di Milano.
Una lavoro enorme, viste le criticità del settore.
Il delegato sindacale ne fa prima di tutto una questione di salute psico-fisica.
“Un’eccessiva quantità di orario di lavoro straordinario incide sulla vita del lavoratore, sulla sua salute, sui suoi rapporti familiari e sociali, sul suo sano equilibrio mentale e fisico. Non può perciò essere consentita una gestione dell’orario in modo selvaggio e indiscriminato come accade ora.”
Il rappresentante delle Guardie giurate segnala anche il mancato rispetto delle normative da parte di alcune ditte del settore.
“Alcuni colleghi mi riferiscono – spiega – di svolgere servizi in modo stressante per il proprio fisico superando le 14 ore consecutive di lavoro. Alcuni servizi, giusto per fare un esempio, che iniziano alle 16 e terminano alle 23.59, non rispecchiano le 11 ore di intervallo tra un turno di lavoro e l’altro, secondo le regole stabilite dal CCNL (ma ci sono anche casi di ferie non date quando richieste, di mancanza di giubbotti antiproiettile; di mancanza dei mezzi di servizio… con il lavoratore costretto a usare la propria auto; o di mancanza delle torce o di altri presidi di sicurezza).
Tutto ciò incide sulla vita dei lavoratori e crea anche dei gravi problemi di sicurezza (privata delle guardie ma pure collettiva).
“Nell’ultimo periodo si sono verificati troppi incidenti stradali che hanno visto coinvolti nostri colleghi – denuncia Fausciana -. Incidenti fortunatamente non gravi. Ma basta poco perché si trasformino in tragedia, come già successo in alcune aziende. La cosa – avverte ancora Fausciana – sta diventando preoccupante, non solo per i danni ai mezzi aziendali ma per la salute degli stessi dipendenti e di chi si trova sulla strada.”
Ma c’è di più. Molto di più. Purtroppo!
“È una cosa che nessuno ha mai detto – rivela Luigi Fausciana –. Ma le guardie giurate sono tra i primi in classifica fra coloro che uccidono le donne. A me – aggiunge costernato il sindacalista oltrepdano – non telefonano più le guardie per controllare le buste paga o il rispetto delle regole sindacali. Sempre più spesso mi telefonano le mogli, impaurite dai loro mariti: quando tornato a casa, dopo i turni massacranti e condizioni insopportabili, queste persone sono distrutte, svuotate, tanto da rischiare di diventare pericolose per sé e per gli altri… per altro… con tutto quello che può succedere quando si ha a che fare con la presenza di armi: dai furti delle pistole, agli agenti che uccidono o si uccidono. Quest’anno di guardie ne sono già morte una decina – rilancia Luigi Fausciana -, eppure nessuno ne ha parlato, nessuno ha fatto titoloni sui giornali per cercare di capire, chi, come e il perchè di queste tragedie.”
“Ma questi – sbotta con rabbia il sindacalista – non sono morti di serie B. Anche loro hanno una famiglia, una dignità e dei diritti che devono essere rispettati e fatti rispettare. Per questo mi sono ripromesso di fare qualcosa per questi miei colleghi in difficoltà, per migliorare un settore che, quanto a tutele dei diritti, sembra rimasto al medioevo.”
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