VOGHERA 01/08/2019: Il cinema Arlecchino rischia di sparire per sempre. Lanciata una sottoscrizione popolare
VOGHERA – L’Arlecchino rischia di scomparire, per sempre. L’ultimo cinematografo di Voghera però non si arrende alle difficoltà economiche e alle rigide regole del mercato, della domanda e dell’offerta. Così, al grido “L’Arlecchino vuole continuare ad esserci”, la storica sala di via XX Settembre angolo viale Repubblica, lancia un appello alla popolazione.
“La situazione di crisi del settore cinema è nota – spiega la proprietà, la SOMS di Voghera -: nell’ultima stagione purtroppo gli “ingressi” al cinema in Italia sono risultati al minimo storico degli ultimi dieci anni e anche la realtà vogherese, pur con luci ed ombre, non fa eccezione rispetto a questo dato di fatto. È giusto ricordare – prosegue la Soms – che il Cinema Teatro Arlecchino è riuscito a sopravvivere anche grazie all’affetto del suo pubblico: quando, infatti nel 2014, le nuove modalità di distribuzione dei prodotti cinematografici hanno imposto il passaggio alla proiezione in digitale, l’oneroso investimento è stato possibile anche grazie ad una sottoscrizione popolare promossa in città.”
A Voghera hanno chiuso i battenti tutti gli altri cinematografi luoghi storici che nel passato rispondevano a diverse abitudini nella fruizione dei film, ora la crisi attanaglia anche quest’ultima sala.
Ma come si diceva: “L’Arlecchino vuole continuare ad esserci”.
“Noi crediamo fermamente che quest’ultima sala di proiezione a due passi dal centro sia ancora una ricchezza per la città – dice ancora la Soms -, un luogo importante per fare comunità e cultura, e a questa idea abbiamo cercato di improntare la nostra attività, cercando di contrastare la disaffezione e di attrarre nuovi spettatori.”
Poi alcuni dati “tecnici”.
“Da settembre 2017 la programmazione è stata arricchita e differenziata, con la proposta di due film per settimana, uno il venerdì e uno nel fine settimana (sabato-domenica-lunedì). Nello stesso anno è stata introdotta la rassegna pomeridiana “Al cinema con tè” (venerdì pomeriggio). Sono stati proposti in modo più regolare, rispetto al passato, lungometraggi a cartoni animati per i bambini la domenica pomeriggio (due volte al mese da ottobre a marzo). E nel settembre 2018, inoltre, è stato proposto alle scuole un calendario di proiezioni coerenti con i diversi ordini di scuola (primaria; secondaria di primo e di secondo grado).”
Tutto ciò però non sembra essere servito a risollevare le sorti del Cinema.
“Pur avendo negli ultimi anni ridotto al minimo le spese e nonostante i riscontri positivi da parte del pubblico – precisa la Soms -, i ricavi da bigliettazione e dagli affitti del Cinema Arlecchino faticano a coprire le spese di gestione. I costi per tenerlo aperto e poter continuare a proporre una forma di intrattenimento che è anche intessuta di riflessione, di messaggi culturalmente impegnativi, sono assai prosaicamente costituiti dalle spese di: riscaldamento, corrente elettrica, manutenzione delle apparecchiature, personale tecnico, noleggio dei film; a queste che sono le poste gestionali di bilancio più importanti, vanno aggiunti gli oneri fiscali relativi agli immobili, la difficile gestibilità del grande salone del Cinematografo (484 posti a sedere tra platea e galleria) rispetto alle presenze effettive nelle proiezioni ordinarie.”
E ai costi ordinari occorre ancora sommare “i costi di ammortamento dell’investimento resosi necessario per l’adeguamento degli impianti che hanno impegnato ben 360 mila euro, parte dei quali sono stati recuperati con fondi pubblici, parte in auto finanziamento, parte infine mutualizzati.”
La sostanza di tutto ciò è cruda: da sola la Soms non ce la può fare.
“Per continuare ad esserci e far crescere quantitativamente e qualitativamente l’offerta culturale alla città – sottolinea il Cda dell’associazione – è indispensabile accrescere le risorse: sicuramente quelle economiche (che sono vitali!), ma ci piacerebbe trovare anche giovani cinefili, eredi ideali di quei giovani che settant’anni fa diedero vita allo Stanzone, per garantire un futuro al nostro ultimo cinema in città. Stiamo provando a bussare a molte porte: istituzioni, Fondazioni, privati che possano “sponsorizzare” le attività, per riuscire ad affrontare la nuova stagione cinematografica. Sappiamo, però, che le risorse cui può attingere la SOMS sono prioritariamente quelle del proprio pubblico, al quale chiediamo (come ai nostri soci, in primo luogo il CdA) ancora un aiuto straordinario.”
Perciò, chi volesse contribuire alla sopravvivenza dell’ultimo cinematografo di Voghera può passare in Ufficio (via XX settembre, 92 (portone di fianco al Cinema). Oppure può fare un bonifico a:
SOCIETÀ OPERAIA DI MUTUO SOCCORSO
GRUPPO UBI BANCA, Filiale di Pavia – C.so Strada Nuova, 61C – 27100 PAVIA
IBAN IT80I0311111300000000055485
Con la causale: “Contributo per l’Arlecchino”.
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