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VOGHERA SAN MARTINO – Uno dei fronti sui quali la Polizia di Stato concentra l’attenzione è quello delle truffe agli anziani.

Il fenomeno, commesso con diverse modalità e forme, è stato riscontrato anche nella Provincia di Pavia, dove, l’approccio alla problematica, da parte delle forze di polizia si svolge, sia con azioni di prevenzione (organizzando incontri con le potenziali vittime, dove vengono forniti consigli e indicazioni), sia mediante repressione.

In quest’ultima ottica, si segnala un’importante indagine svolta nelle scorse settimane, ma solo ora resa nota, da parte Commissariato di Pubblica Sicurezza di Voghera.

Da segnalazione, la polizia iriense ha infatti appreso che un anziano ultraottantenne residente a San Martino Siccomario, da diversi mesi inspiegabilmente prelevava ingenti somme di denaro dalla sua banca.

I prelievi erano continui e sostanziosi, ed iniziavano ad intaccare i risparmi di una vita.

Gli agenti del Commissariato si sono perciò spostati fino a San Martino Siccomario per approfondire la vicenda.

Appreso dai prime accertamenti che le somme prelevate sarebbero servite a sbloccare l’eredità di un’amica, la polizia ha dato vita ad una serie di appostamenti e pedinamenti. Attività che ha dato un riscontro positivo nel momento in cui l’anziano, uscito dalla banca con circa 3000 euro, dopo qualche metro veniva raggiunto da una donna alla guida di una macchina di grossa cilindrata.

Dopo un breve dialogo l’uomo consegnava alla donna qualcosa e questa si allontanava sbrigativamente. Fermata la macchina, i poliziotti vi hanno trovato a bordo l’ingente somma.

Poiché dopo aver sentito l’anziano emergeva che si trattava dell’ennesimo denaro donato alla medesima donna senza una giustificazione reale (sono in corso accertamenti per ricostruire l’ammontare effettivo di tutti i trasferimenti di denaro fatti: ma si ipotizzano somme per diverse decine di migliaia di curo), la somma veniva sequestrata e la donna denunciata per truffa aggravata in danno dell’anziano.

Dalle indagini è emerso che i trasferimenti di denaro erano frequenti e andavano avanti da diversi mesi, e che l’anziano li faceva in totale buona fede per aiutare una donna (una moldava di 40 anni residente a Pavia) che diceva di usarlo: ora per comprare medicine per i figli; ora per aiutare altre persone in difficoltà; ora per sbloccare un’eredità in suo favore.

La donna, peraltro, è emerso ancora dagli accertamenti, intascava le somme promettendone sempre la restituzione all’anziano, somme che però fino al momento della denuncia per truffa non aveva mai provveduto a rifondere alla vittima.