VOGHERA 16/04/2019: Jacopo Dentici. Pubblicato il catalogo della mostra documentaria sul giovane partigiano
VOGHERA – Il 23 gennaio 2019 a Voghera, sul marciapiede di via Don Minzoni, davanti all’ingresso della sezione classica “S. Grattoni” del Liceo “G. Galilei”, è stata collocata una pietra d’inciampo che reca il nome di Jacopo Dentici, il suo anno di nascita, la data dell’arresto, il luogo della deportazione e il giorno della morte.
In occasione del 25 aprile verrà pubblicato sul sito del Liceo “G.Galilei” e sezione classica “S.Grattoni” il Catalogo, per mettere a disposizione di coloro che ‘inciamperanno’ nella piccola targa d’ottone documenti e testimonianze che consentano di conoscere meglio il giovane partigiano che fu allievo, negli anni Trenta-Quaranta, del Liceo Ginnasio “Severino Grattoni”.
Spiegano i curatori del catalogo.
“Nel Catalogo, come nella Mostra, al centro ci sono i documenti, le immagini: i brevi testi che li accompagnano aiutano ad inserirli nel contesto, forniscono (quando possibile) i tasselli mancanti per ricomporre il mosaico di un’esistenza intensa che merita di essere raccontata, soprattutto ai giovani che spesso (ma non solo loro!) sembrano vivere in un presente senza spessore storico. Conservare e trasmettere la memoria, stimolare allo studio consapevole della storia anche attraverso le fonti, sono compiti che la scuola in primo luogo, ma anche altre istituzioni, non possono e non devono eludere, soprattutto in anni in cui prevalgono la rimozione del passato e disinvolti revisionismi che sminuiscono e travisano anche il significato di date fondanti della nostra storia come il 25 aprile.
Con la mostra, grazie alla disponibilità della famiglia e di alcuni archivi, sono infatti stati esposti (ed ora nel catalogo riprodotti) buona parte dei documenti disponibili, che hanno una doppia valenza: da un lato costituiscono l’elemento fondamentale per qualsiasi ricostruzione storiografica (sia pure in una dimensione locale) di un periodo fondamentale della nostra storia di cui anche Jacopo è stato attore; dall’altro ci aprono uno spiraglio (insieme alle poesie) per avvicinarci a lui, nei limiti del possibile, e “raccontare” la breve storia della sua vita, tenendo insieme la dimensione privata con le ragioni, etiche prima ancora che politiche, dell’impegno militante che ne fanno una figura quasi paradigmatica. L’aspetto da adolescente (qual era) che ci restituiscono le fotografie, il sorriso aperto, il senso dell’umorismo e anche dell’autoironia, che traspare persino nei biglietti dal carcere, non devono, infatti, farci dimenticare né la maturità e la coerenza della sua scelta né il contesto nel quale egli si muove negli ultimi mesi della sua vita: a Voghera e nell’Oltrepò dove, dopo l’8 settembre, si cominciano a porre le basi della guerra partigiana e poi a Milano, proprio accanto agli uomini che guidano la Resistenza (Ferruccio Parri in primo luogo) nei terribili venti mesi che precedono la Liberazione.
La coraggiosa ‘scelta di libertà’ di Jacopo fu una decisione individuale, ma condivisa con quelle migliaia di giovani che scelsero, dopo l’8 settembre 1943, di mettere in gioco la propria vita per la collettività, in un momento drammatico in cui molti speravano che si potesse costruire un’Italia migliore in un’Europa migliore. Dalla Resistenza e dalla vittoria sul nazi-fascismo sono nate la nostra repubblica democratica e l’Europa pacifica che conosciamo da più di settant’anni, ma oggi anche nelle società occidentali vediamo ricomparire razzismo, antisemitismo, nazionalismo e vengono intaccati diritti individuali e collettivi faticosamente conquistati: un valido motivo per non interrompere il dialogo con le testimonianze del passato e per consolidare anche attraverso la conoscenza storica i valori e i principi della nostra cittadinanza democratica”, concludono i curatori del catalogo.
Commenti