VOGHERA 12/03/2019: Una lezione di sport radio-televisivo al liceo Maragliano
VOGHERA – E’ stata una mattinata speciale per gli studenti di una seconda Liceo dell’istituto Maragliano di Voghera. A fare lezione non c’erano infatti gli insegnanti abituali ma due giornalisti sportivi radiotelevisivi, Diego Bianchi e Riccardo Este, di Radio Monte Carlo e gruppo Mediaset. “Da tempo avevo in mente una lezione come questa – spiega il Dirigente Scolastico Filippo Dezza -, anche perché in classe abbiamo Andrea, un ragazzo tetraplegico dal grande spirito rossonero e dal carattere determinato e combattivo, che da tempo mi chiedeva di poter conoscere un giornalista che ascoltava e vedeva durante quelle che sono le sue passioni da sempre, le telecronache e radiocronache sportive. Da qui l’idea di coinvolgere Diego Bianchi e Riccardo Este in questa avventura, che è stata allargata ad una intera classe, con esiti molto buoni, visto l’interesse dimostrato dai ragazzi”.
Una lezione interattiva e multimediale, dato che, attraverso l’ausilio di filmati di imprese sportive passate alla storia in diverse discipline, sono stati passati in rassegna i differenti stili e linguaggi delle telecronache e radiocronache sportive in casa Rai, a partire dai Mondiali di calcio 1982 in Spagna con Nando Martellini, sino al linguaggio più emozionale e carico di pathos dell’era commerciale con telecronisti come Sandro Piccinini (Mediaset) e Fabio Caressa (Sky), senza dimenticare le telecronache dei giornalisti tifosi delle televisioni regionali come Tiziano Crudeli per il Milan o Raffaele Auriemma per il Napoli.
Ma sono stati passati in rassegna anche altri sport, come il ciclismo (le imprese di Pantani raccontate da Adriano De Zan), il canottaggio (memorabile l’oro olimpico a Seul 88 dei fratelli Abbagnale commentato da Giampiero Galeazzi), la MotoGp (il nuovo linguaggio di Guido Meda che coinvolge tanto i tifosi di motori)..Utili i consigli dati da Diego Bianchi e Riccardo Este agli studenti vogheresi:
“E’ molto importante il linguaggio della parola, molto più di quello che oggi i giovani prediligono, ovvero quello dei social. Occorre documentarsi minuziosamente prima di fare qualsiasi diretta, mostrare una voce esperta, determinata, autorevole che sappia essere di supporto o meno alle immagini, non basta certo quell’effetto spettacolarizzazione che tutti noi oggi privilegiamo, per rendere l’evento migliore, avvincente. Insomma, anche nel giornalismo occorre una preparazione di base, uno studio continuo, non ci si improvvisa. La professionalità è per pochi se non si è supportati dalla tecnica e dal sapere”. Concetti sottolineati ulteriormente, in chiusura di lezione, anche dal Dirigente Scolastico Filippo Dezza ai suoi studenti:
“L’uso delle parole è importante, ci siamo resi conto per esempio di come si sia evoluto il linguaggio nell’evento sportivo, e questo sottolinea l’importanza del linguaggio parlato. Non dimenticatelo mai, perché la vostra generazione tende molto a diventare schiava delle moderne tecnologie, ma è importante capire come cambia la realtà a seconda dell’utilizzo della parola e della voce. In qualunque professione, non solo in ambito radio-televisivo”. Alla fine della lezione ecco una foto ricordo con tutti gli studenti, l’abbraccio con Andrea “Super Tifoso Rossonero” e un arrivederci a presto.
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