PAVIA VOGHERA 18/01/2019: Tic e Sindrome di Turette. La Regione: formiamo personale specializzato per aiutare chi ne soffre, a scuola e nel lavoro
PAVIA VOGHERA – L’assessore regionale all’Istruzione,
Formazione e Lavoro Melania Rizzoli è intervenuta in apertura
del convegno ‘Tic e sindrome di Tourette a scuola e nel lavoro.
La sperimentazione attraverso un modello’.
La Sindrome di Tourette non è una patologia rara, coinvolge l’1% della popolazione mondiale prevalentemente maschile, in 3 su 5.
Con il suo spettro comportamentale rappresenta una condizione a ponte tra la neurologia e la psichiatria che nel tempo ha attratto l’interesse della comunità pubblica e scientifica.
“Nella vita quotidiana le persone affette da questo raro disturbo incontrano spesso difficoltà, sia nell’ambito scolastico sia in quello lavorativo: è rarissimo, infatti – ha dichiarato l’assessore Rizzoli – trovare operatori adeguatamente formati, che sappiano gestire situazioni e contesti dove è presente una persona colpita da questa sindrome”.
L’IMPEGNO DI REGIONE LOMBARDIA –
“Come Regione Lombardia – ha
aggiunto – ci siamo sempre battuti per realizzare le migliori
condizioni possibili negli ambienti di apprendimento e di
lavoro. Abbiamo realizzato, grazie anche al coinvolgimento del
nostro ente accreditato Fondazione Luigi Clerici, un percorso
sperimentale, e stiamo riflettendo se inserire un’apposita
sezione relativa a questo
tipo di formazione nel nostro Quadro Regionale degli Standard
Professionali”.
PATOLOGIA –
La sindrome di Turette è una patologia ticcosa che
fa il suo esordio intorno ai 6 anni di età (a volte anche prima)
e nella maggior parte dei casi migliora o addirittura scompare
con il raggiungimento della maturità cerebrale intorno ai 25
anni. Quando la sindrome persiste nell’età adulta, i sintomi
subiscono un peggioramento.
DIVERSE TIPOLOGIE DI TIC – E’ caratterizzata da tic sia di
natura motoria sia fonica che possono essere semplici o
complessi. I tic sonori semplici consistono in raschiamenti
della gola, piccoli mugolii o comunque ‘suoni’ provenienti dalla
bocca, dal naso o dalla gola; quelli complessi sono
rappresentati da ripetizione di parole o intere frasi (ecolalia
o palilalia).
I tic motori semplici comprendono per esempio l’ammiccamento
della palpebra, lo scuotimento della testa e del collo,
innalzamento delle spalle e quelli complessi invece si
presentano attraverso movimenti più lenti che coinvolgono
diversi gruppi muscolari ad esempio il toccare ripetutamente
parti del proprio corpo o di quello altrui, toccare oggetti,
rannicchiarsi, ripetere gesti altrui (ecoprassia) fino ad
arrivare a gesti autolesionistici quali morsi graffi tagli e
percosse. Nei casi più gravi i tic complessi, sia motori che
vocali, possono essere decisamente imbarazzanti, in quanto
evolvono in manifestazioni di coproprassia (il toccarsi o
muoversi in maniera volgare e oscena) o coprolalia (la
ripetizione di parole oscene o parolacce ingiustificate e
totalmente fuori dal contesto.
I tic sono solo la punta dell’iceberg di questa patologia perché
è correlata a molte altre quali ADHD deficit di attenzione e
iperattività, disturbi del comportamento, disturbo oppositivo
provocatorio, non gestione della rabbia e aggressività e
Disturbo ossessivo compulsivo.
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