VOGHERA 02/11/2018: Strade dissestate. L’IdR. “Ora la petizione firmata da vogheresi e pavesi è in Parlamento”
VOGHERA – “L’ Italia del rispetto porta i cittadini in Parlamento”: è lo slogan con cui Michele Grandi, Responsabile Politico del Movimento, annuncia la presentazione di una petizione al Parlamento (secondo quanto previsto dall’ art. 50 della Costituzione italiana).
A tal proposito, all’inizio dell’estate, gli attivisti del Movimento avevano avviato una raccolta firme riguardo al grave problema del dissesto stradale in Provincia di Pavia. L’ iniziativa ha trovato il supporto di molti esercizi commerciali che, in tutta la provincia, si sono resi disponibili ad appoggiare la petizione. La richiesta riguarda interventi legislativi finalizzati al ripristino delle condizioni di sicurezza attraverso lo stanziamento di risorse che consentano interventi di manutenzione delle strade del nostro territorio.
Grandi, che è anche primo firmatario della petizione che a breve verrà presentata al Presidente della Camera dei Deputati On. Roberto Fico (e per conoscenza al Presidente della Repubblica), esprime viva soddisfazione e un sentito ringraziamento a tutti i cittadini che hanno firmato e coglie occasione per una riflessione politica.
“E’ evidente il fallimento dei partiti politici che finora hanno governato il nostro Paese ed amministrato il nostro territorio (e le buche sulle strade non sono che un aspetto del disastro in cui ci hanno trascinato); è altrettanto innegabile che i cittadini non subiscono passivamente l’ inoperosità o addirittura le scelte sbagliate della politica e quando si tratta di far sentire la loro voce con gli strumenti messi a disposizione dalla Costituzione, la partecipazione è sempre alta”.
Infine, un appello alle forze politiche che in Parlamento leggeranno la petizione.
“Di fronte a questa partecipazione popolare, – conclude Grandi – che io chiamo civismo politico, basta promesse: i cittadini chiedono fatti concreti per evitare di precipitare insieme alla cattiva politica nella voragine dell’ inefficienza”.
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