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BRESSANA – Pochi forse ne erano al corrente, ma il Tutor presente sul ponte sul Po di Bressana, lungo la Sp35, veniva tenuto spento nelle fasce orarie più affollate: tre ore la mattina e tre nel pomeriggio (dalle 6 alle 9 e dalle 16 alle 19): il tutto per non gravare troppo su chi, pendolare, è obbligato per lavoro a fare quotidianamente quella strada. Qualunque sia la quantità di automobilisti consci della cosa, ora non ha più importanza: perché da alcuni giorni la “fascia protetta” è stata eliminata.

La decisione è della Provincia, che ha giustificato il provvedimento, da un lato: con la bassa velocità dalle auto durante i trafficatissimi orari di punta; e per converso, dall’altro: per la velocità troppo elevata (il limite è di 60km/h) tenuta dai mezzi in transito nelle fasce orarie di garanzia durate il sabato e la domenica.

Il provvedimento potrebbe quindi portare ad un aumento delle multe (attualmente sono circa 6mila da gennaio), anche se la Provincia afferma che il tutor che a Bressana calcola la velocità media del traffico, in valore assoluto produce meno multe di altri sistemi simili piazzati altrove.

Detto questo, resta una “curiosità” sul limite di velocità attivo nella tratta regolata dal tutor (dal ristorane Le Gronde, lato Pavia, alla piazzola di sosta vicino all’ingresso del ponte, lato Oltrepo).

Curiosità che riguarda la presenza sul ponte di un cartello di 50km/h.

Non sono pochi infatti gli automobilisti che invece dei 6o tengono i 50 km/h… così come non sono pochi quelli che mantengono il limite, non fino alle due telecamere che calcolano la velocità, ma fino alla rotonda di Bottarone, contribuendo così ad aggravare senza motivo la penalizzazione (giusta perchè introdotta per salvaguardare la stabilità del ponte) cui sono sottoposti gli automobilisti.