PAVIA 08/05/2018: Doppio lavoro. La Guardia di Finanza segnala 5 docenti universitari. Il danno erariale complessivo sarebbe di oltre un milione di euro
PAVIA – Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pavia ha concluso otto controlli nel settore della spesa pubblica, nei confronti di altrettanti docenti dell’Università degli Studi di Pavia.
L’inchiesta che la Guardia di Finanza sta compiendo nel settore su tutto il territorio nazionale convenzionalmente chiamata “Progetto Magistri” ha dunque riguardato anche Pavia dove i docenti, finiti sotto indagine amministrativa, sono accusati di svolgere indebitamente un doppio lavoro.
I finanzieri pavesi hanno vagliato i loro redditi e su cinque di loro (4 della facoltà di Ingegneria-Architettura e 1 della facoltà di Chimica) avrebbe scoperto alcune anomalie in quanto gli stessi avrebbero svolto la professione accademica, parallelamente a quella privata, senza le previste autorizzazioni, violando gli obblighi di esclusività nel rapporto di lavoro con l’Ateneo.
Come previsto dalla legge i docenti universitari possono optare per il regime a “tempo pieno” oppure a “tempo definito”. In quest’ultimo caso le norme sono meno stringenti e consentono ai professori di svolgere la libera attività professionale.
Per i docenti a tempo pieno vige, invece, il divieto di svolgere altri incarichi se non per specifiche attività connesse al proprio mandato d’insegnamento e con esplicita autorizzazione del Rettore. Insomma vi è un vero e proprio rapporto di esclusività con l’Ateneo.
L’indagine ha dunque evidenziato che alcuni docenti si sarebbero dedicati ad altre attività ritenute più remunerative, pur avendo scelto la formula dell’insegnamento a “tempo pieno” avendo posto in essere attività retribuite a favore di diversi committenti sia pubblici che privati senza la prescritta autorizzazione.
A carico dei 5 docenti sono state effettuate le segnalazioni alla Procura Regionale della Corte dei Conti per un danno erariale complessivo accertato di oltre un milione di euro.
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