VOGHERA 16/11/2017: Banda di ragazzi assalta il Museo ferroviario. Preso di mira un plastico. Insultato il responsabile
VOGHERA – Senza rispetto per le persone. Senza rispetto nemmeno per la storia e cultura.
Due ragazzotti presumibilmente residenti in città, italiani, nei giorni scorsi hanno preso d’assalto il Museo Ferroviario: struttura che ha sede all’Autoporto, nei pressi della stazione ferroviaria.
Lo sgradevole fatto è accaduto domenica mattina mentre il responsabile della struttura Salvatore Cicciò era all’interno per sistemare gli ultimi arrivi della collezione dedicata all’ex ferroviere Enrico Pessina.
“Ero in sede – racconta Cicciò – quando vicino all’ingresso ho notato la presenza di una famiglia. Come spesso mi capita, vedendo che c’erano dei bambini, l’ho invitata a fare un tour della mostra e soprattutto a vedere i plastici.”
Mentre era nel salone principale quella stessa famiglia corre a chiamare il responsabile per dire che nell’altra stanza erano entrati dei ragazzi con intenzioni forse non bellissime.
Il responsabile entrando nella sala effettivamente s’imbatte in una scena brutta e dolorosa.
“Non so esattamente cosa volessero fare, se rubarli o vandalizzarli – spiega ancora Salvatore Cicciò -. Fatto sta che uno di loro aveva preso tutti i trenini del plastico, li aveva sollevati e, con il rischio di romperli, li aveva ammassati in un angolo”.
Il responsabile a quella vista subito interviene, rimproverando i ragazzi e dicendogli di uscire.
“Che non avessero proprio delle buone intenzioni ne ho avuto conferma appena dopo averli allontanati ed essermi, fortunatamente, chiuso all’interno – prosegue Cicciò -. Quei due giovani infatti hanno cominciato a rivolgermi parole e gesti irripetibili, ed anche a scuotere con forza la porta”.
Il triste siparietto si è concluso pochi minuti dopo, con i ragazzi che si sono dileguati.
“A quell’età, di fronte ad un trenino elettrico, di solito si resta incantati – dice amareggiato Salvatore Cicciò -. Invece domenica ho visto qualcosa di diverso e di preoccupante: ho visto la mancanza di rispetto per le persone e per degli oggetti delicati che oltretutto ricordano una storia e una realtà importante per tutti noi come le Ferrovie”.
Il fatto è stato denunciato alle forze dell’ordine.
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