VOGHERA 15/09/2017: Rifiuti abbandonati. Odori. Discariche abusive. Molte le “pratiche ecologiche” aperte sui tavoli di Comune e Asm
VOGHERA – Sul caso dei rifiuti abbandonati in strada o vicino ai cassonetti, come aveva denunciato un nostro lettore relativamente all’area artigianale lungo Strada Grippina, interviene il Comune. Dopo quella segnalazione, l’assessorato all’ecologia guidato da Alida Battistella aveva svolto un sopralluogo. I funzionari dell’ufficio di piazza Cesare Battisti aveva verificato che in quel caso non si era fortunatamente trattato della nascita di un discarica abusiva ma dell’abbandono di rifiuti ingombranti da parte di cittadini per il ritiro programmato.
Un abbandono selvaggio, e di una vera mini discarica, si è trattato per ciò che riguarda invece quanto accaduto l’altro giorno in via Angelini: con mucchi di oggetti scartati lasciati vicino ad un’abitazione in disuso.
Su questo caso è intervenuta direttamente l’Asm Voghera, che cura la nettezza urbana iriense, per sensibilizzare la popolazione.
“Smaltire i rifiuti che spesso vengono abbandonati lungo la strada è gratuito – spiega una nota dell’Asm -. E’ sufficiente chiamare il numero verde della nostra Azienda e gli addetti verranno a ritirare tutto il materiale da smaltire (Asm ricorda che il numero da chiamare è lo 0383 335208 ndr). Diversamente abbandonare per strada i rifiuti rappresenta un costo per la nostra Azienda e quindi per tutta la collettività. Oltre a questo, vuol dire anche avere una Città sporca, che non è un bel biglietto da visita, prima di tutto per i vogheresi”.
Ma sui tavoli di Comune e Asm, senza nulla togliere al problema dei rifiuti abbandonati in strada, ci sono ben altre questioni ecologiche aperte
Sempre Asm, ad esempio, in collaborazione con l’assessorato all’Ecologia, si sta occupando di una questione che da diversi mesi affligge la zona Ovest della città, e in particolare la frazione Medassino: quella dei cattivi odori.
Dopo dure lamentele della popolazione, rappresentata dal Comitato spontaneo Medassino, che ha messo sotto accusa il digestore presente all’interno del depuratore cittadino (“Potremmo giungere a fare lo sciopero del voto, restituendo centinaia di tessere elettorali”, hanno minacciato i due portavoce del CSM, Luca Uttini e Silvano Demartini), Asm e Comune hanno promesso il monitoraggio dell’aria e indagini per capire da dove provenga quella fastidiosissima puzza.
Sul tavolo del Comune (ma soprattutto su quello della Provincia, responsabile diretta del caso) c’è anche la questine del capannone ex Zonca di Medassino, in cui una ditta poi fallita ha stoccato migliaia di metri cubi di rifiuti.
Anche su questo caso i medassinesi chiedono una soluzione. Il timore è quello di trovarsi di fronte ad una bomba ecologica (la vicenda Eredi Bertà di Mortara docet) anche e non solo in caso di incendio.
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