PAVIA 13/06/2017: Arriva il grande Caldo ed è subito siccità. Il Po sceso a -2,59 metri al Ponte della Becca. Agricoltori già in allarme. Siccità anche nel Medio e Alto Oltrepo
PAVIA – Il livello idrometrico del fiume Po è sceso due metri e mezzo sotto lo zero idrometrico (-2,59 alle 8 di questa mattina, martedì 13 giugno), un metro e venti centimetri in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno per effetto di una primavera che in Italia si classifica come la seconda più calda e la quarta più’ asciutta dal 1800.
E’ quanto emerge da monitoraggio della Coldiretti al Ponte della Becca, che lancia l’allarme siccità nelle città e nelle campagne per via delle precipitazioni che in primavera sono state quasi il 50% inferiori rispetto al periodo di riferimento dopo un inverno particolarmente asciutto con un deficit idrico del 48%.
Lo stato del più grande fiume italiano – sottolinea la Coldiretti – è rappresentativo della crisi idrica del Paese, anche perchè dal bacino idrico del Po dipende il 35% della produzione agricola nazionale. Ad essere in difficoltà non sono solo le coltivazioni. In molti Comuni dell’areale sono stati invitati i cittadini a non sprecare acqua, mentre autobotti sono in azione per dare un aiuto ai paesi più in difficoltà. Lungo la Penisola con il grande caldo gli agricoltori – continua la Coldiretti – sono già dovuti ricorrere all’irrigazione di soccorso per salvare le coltivazioni, dagli ortaggi alla frutta, dai cereali al pomodoro, ma anche i vigneti e il fieno per l’alimentazione degli animali per la produzione di latte per i grandi formaggi tipici dal grana padano al parmigiano reggiano fino alla mozzarella di bufala.
Anche per questo gli agricoltori sono – come sottolinea Coldiretti – già impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti. Ma – continua Coldiretti – non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio e la competitività dell’intero settore alimentare. Di fronte alla tropicalizzazione del clima – sostiene Coldiretti – se vogliamo continuare a mantenere l’agricoltura di qualità, dobbiamo organizzarci per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi con interventi strutturali che non possono essere più rimandati. Occorrono – conclude Coldiretti – interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, creando bacini aziendali e utilizzando le ex cave e le casse di espansione dei fiumi per raccogliere acqua”.
SICCITA’ ANCHE IN VALLE STAFFORA
Intanto non solo nelle zone rivierasche del Po si soffre la siccità. L’allarme siccità è arrivato anche in vale Staffora, con molti mesi di anticipo rispetto al passato. Due i comuni per ora colpiti: Cecima, in frazione Serra del Monte, e Ponte Nizza, in frazione di Trebbiano.
Le due realtà stanno fronteggiando l’emergenza con l’ausilio delle autobotti dell’Asm di Voghera che versano acqua negli acquedotti. L’estate anche in Oltrepo si preannuncia problematica.
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