VOGHERA 29/05/2017: “Ragazzi come noi” al Teatro San Rocco. Il progetto della Pascoli-Don Orione per l’Unicef
VOGHERA – Grande successo per l’evento conclusivo del progetto “Ragazzi come noi” presentato al pubblico nel pomeriggio di mercoledì 17 maggio dagli alunni dell’IC di Via Marsala. Filo conduttore del percorso il tema dell’infanzia negata, approfondito attraverso storie significative del nostro presente e recente passato. Storie di guerra, come quella testimoniata da Zlata Filipovi
, che nelle pagine del suo celebre diario ha fatto conoscere al mondo l’angosciante esperienza dei bombardamenti a Sarajevo.
O quella di Mariatu Kamara (oggi rappresentante Unicef per il Canada), vittima della guerra civile in Sierra Leone e delle sue efferate violenze, raccontate in una toccante autobiografia. Storie di immigrazione, come quella di Viki, ragazzo albanese deluso dall’accoglienza riservata alla sua famiglia dalla metropoli milanese; storie di miseria e riscatto come quella dei bambini-spazzatura della baraccopoli di Nairobi salvati grazie all’esperienza teatrale del “Pinocchio nero” di Marco Baliani. Attraverso queste drammatiche testimonianze gli alunni sono stati indotti a riflettere sui bisogni primari ed essenziali dei minori, su quei diritti dichiarati nella “Convenzione Onu” del 1989 e sottoscritti dalla maggior parte dei paesi del mondo, ma purtroppo sempre più spesso disattesi. Le tematiche sono state rielaborate con percorsi interdisciplinari coordinati dai docenti di lettere (Proff. Benfante, Avanzi, Mogavero), musica (Proff. Bossoni, Falovo, Piccinini, Rolandi) e arte (Prof. Montessori), che hanno consentito alle diverse classi di utilizzare modalità espressive originali sfruttando le proprie potenzialità creative. Ospite d’onore dell’evento la Dott.ssa Rita Vitali, presidente del Comitato Provinciale Unicef di Pavia, che ha elogiato i lavori dei ragazzi affermando che « la fantasia dei giovani è la risorsa più straordinaria del nostro presente.» Parole riprese dal Dirigente Scolastico Dott.ssa Claudia Boccalini, che ha sottolineato anche l’importanza dell’istruzione come «antidoto alla povertà e strumento di consapevolezza, senza il quale l’infanzia è destinata a rimanere senza prospettive». Numerosi gli apprezzamenti dei genitori che constatato il coinvolgimento emotivo dei propri figli nello svolgimento di un percorso di maturazione e arricchimento personale.
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