VOGHERA 24/05/2017: Scuola. I piccoli dell’istituto di Torremenapace in visita al MUBA e al GAM
VOGHERA – Due esperienze differenti che i piccoli alunni della scuola d’infanzia di Torremenapace hanno vissuto al MUBA e alla GAM, sono state un’occasione per esprimere emozioni, osservare quadri di grandi artisti, raccontare un’opera d’arte, promuovere il riconoscimento di diversi stili pittorici, sperimentare, sperimentarsi, giocare in modo costruttivo e creativo.
Due finestre attraverso le quali vedere il mondo dentro e fuori la scuola e nelle quali i bambini hanno scoperto se stessi, le cose che hanno imparato a fare e i loro saperi.
La lettura di un libro che è un piccolo manuale di museologia (“ll lupo investigatore al museo” Orianne Lallemand- ÉléonoreThuillier), zeppo di citazioni tratte da film (Una notte al museo e L’era glaciale ad esempio) o riferimenti alle opere conservate nei musei parigini (i quadri riletti in tema lupesco, ma non solo), divertente e ben disegnato, suggerisce ai bambini come il museo possa essere un luogo di stupore e curiosità, di gioco e di passione, dove si può passare del bel tempo.
Perché la cultura non è solo didattica e educazione, ma anche esperienza e divertimento.
E dopo Lupo, l’effervescente protagonista del testo letto, anche i bambini di 4 e 5 anni della scuola d’infanzia di Torremenapace vivono una magica e incantata Visita alla GAM (Galleria d’Arte Moderna). Un percorso attraverso i capolavori dell’Ottocento italiano, le sale della Villa Reale di Milano e un parco straordinario.
Ecco come i piccoli hanno vissuto questa esperienza.
M.: “Da fuori abbiamo visto le statue sul tetto, all’ingresso c’era la statua di Achille che si guardava il suo punto debole, dove c’era la freccia. Mi sono piaciuti i quadri delle due madri, del cavallo al galoppo, quello del signore sul cavallo che non era finito, il busto di bronzo di Napoleone, il quadro della donna con il bambino sulla betulla, Il girotondo, Il sonno, Budda seduto e i 18 discepoli di Budda che hanno scritto quello che lui diceva, La natura morta con i pesci. Apollo che suonava la cetra per le Muse, le statue: quella della primavera, Il minatore, Il pescatore, il ritratto di Antonietta da piccola, il quadro con le barche e quelli con i paesaggi. Abbiamo cercato le pecore nei paesaggi e A. ha scambiato una donna piegata per una pecora, La stazione centrale di Milano e le statue di Venere coricata, la fanciulla che scrive, quella che legge, il signore con la medaglia”.
R.:” C’era il quadro grande con la signora con il bambino seduta sulla betulla e noi abbiamo trovato la firma all’inizio del tronco della betulla e vicino il quadro della dea dell’Amore con i capelli lunghi lunghi e il vestito rosso, sembrava che si stava coricando (messa a scivolo)”.
G.:” C’era un vaso con dipinto un toro e lo aveva fatto Picasso, in una vetrina c’era un cammello di porcellana color ocra”.
D.: Mi è piaciuto tanto il quadro della velocità dell’automobile, dietro era tutto a zig zag e la macchina si capiva poco! E un quadro con tre bambini e in mezzo un cane bianco tutto peloso, era medio e tutto ricciolino”.
M.:” C’erano i cartelli (manifesti) della pubblicità di Toulouse Lautrec appesi, uno con la bicicletta, uno con una persona vestita di nero, uno con una scala. Toulouse Lautrec pubblicizzava un po’ di tutto: i locali notturni e quelli della mattina…”
La visita al MUBA di Milano (Museo dei Bambini) è stata proposta per permettere ai lupacchiotti, non solo di prendere visione della mostra:”Vietato non toccare”, ma di compiere un percorso di gioco impostato sulla scoperta, la meraviglia, l’esperienza tattile e visiva, la sperimentazione e il fare.
L’esposizione è la rappresentazione di quelle che furono le idee di Bruno Munari in merito alla formazione dei bimbi (poche regole e tanta libertà di muoversi per scoprire il mondo di Bruno Munari).
Un viaggio sensoriale tra diversi materiali, caldi e morbidi, freddi e ruvidi, che permette di disegnare su superfici con bolle e righe, entrare in scatole da esplorare, toccare, osservare, sperimentare.
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