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BRESSANA – Pali e telecamere montate ma segnaletica ancora parzialmente coperta. Alcune auto che procedono a 50km/h, altre che invece procedono come prima.

A cavallo del ponte sul Po a Bressana, come molti già sanno, al fine di salvaguardare la stabilità del ponte, la Provincia ha deciso di installare un sistema di controllo della velocità con calcolo della velocità media: in altre parole un’apparecchiatura simile al “Tutor” presente sulle autostrade.

In queste fasi iniziali però l’intero sistema non è ancora perfettamente a posto e ingenera qualche confusione fra chi passa da quelle parti: funziona o non funziona? si rischia la multa o no?

Per fare chiarezza sul tema, vogheranews.it ha sentito la Polizia Provinciale che sta curando l’intera operazione.

La prima domanda al Comandate Mauro Maccarini è sul generale stato del progetto.

A che punto siamo, l’impianto è pronto… abbiamo notato cartelli ancora coperti o sbarrati da nastro bianco e rosso…?

“Gli apparecchi sono stati installati e sono stati accesi. Siamo però ancora in una fase iniziale di metabolizzazione, in cui lasceremo accesi gli impianti ma senza fare multe a chi eccede nel limite dei 50km/h. Questo anche per valutare come reagisce la viabilità. Quanto invece alla segnaletica, è pronta al 95% ed è in via di completamento… i cartelli coperti invece sono frutto di una semplice dimenticanza, comunque ininfluente per il fatto che al momento non si elevano sanzioni, e non le faremo per almeno 3 settimane”.

Restando alla cartellonistica, si vedono solo segnali generici di controllo elettronico della velocità. Non compare mai la scritta Tutor, né controllo della velocità media. Non c’è il pericolo che le gente non si renda contro dell’effettivo tipo di controllo in atto?

“Su questo ci stiamo ragionando. Inizialmente l’idea era di non mettere nulla. Ora però stiamo valutando se farlo o meno. Certo è che dal punto di vista normativa è previsto che ‘non’ vi sia alcuna indicazione in merito: si dice solo che deve essere indicata la presenza di controllo elettronico della velocità ma non di quale tipo. Inoltre abbiamo fatto approfondimenti rilevando che ci sono anche sentenze che stabiliscono che non va scritto. Nonostante ciò (escludendo la parola “Tutor”, che rappresenta solo un nome commerciale… il nostro ad esempio ha in nome diverso: si chiama “Celeritas”) stiamo valutando se mettere l’indicazione di controllo della velocità media, ovviamente assumendocene tutte le responsabilità e i rischi del caso”.

Qualcuno ha già notato e obiettato che la telecamera sulla sponda Pavia non è a ridosso del ponte ma parecchio più lontano (vicino alle Gronde ndr). C’è una ragione per questo? Non c’è il rischio che gli automobilisti prendano la multa proprio in quel tratto di strada che sta fuori dal ponte?

“Anche questo è un problema che ci eravamo posti. Le ragioni per cui è stato fatto così sono diverse. La lunghezza del tratto che può essere controllato non è stabilità per legge, di certo deve essere superiore al chilometro per consentire una rilevazione efficace. Oltre a ciò, se è vero che c’è il rischio che gli automobilisti prendano la multa in quel tratto. E’ vero anche che un tratto di strada più lungo può consentire di recuperare la giusta velocità se prima è capitato di eccedere. Infine è stata rilevata qualche difficoltà tecnica nel posizionamento del palo in prossimità del ponte, dove al di là del guardrail c’è una scarpata molto ripida”.

Prima si è detto che il periodo di prova senza multe sarà lungo alcune settimane. C’è una data precisa in cui avete deciso di incominciare a sanzionare gli automobilisti?

“Indicativamente pensiamo di iniziare attorno al 12/13 di giugno. Potrebbe anche essere un po’ più tardi ma sicuramente non prima di quella data”.