TORRAZZA COSTE 11/04/2017: Approvato il Piano Cave provinciale. Bocciata la cava di Torrazza. Scontro Pd-Lega. Villani (Pd) Vittoria del territorio. Anelli (Lega) Ora a rischio l’occupazione
TORRAZZA COSTE – Con 48 voti a favore e 8 astenuti il Consiglio regionale ha approvato definitivamente il nuovo Piano cave della Provincia di Pavia, che riduce i volumi complessivi dei prelievi.
La votazione ha anche riservato colpo di scena. In Consiglio regionale infatti è stata stralciata dal Piano la richiesta di realizzare una cava a Torrazza Coste.
La revisione del Piano (relatore il Consigliere Roberto Anelli, Lega Nord) si era resa necessaria dopo l’emanazione di una direttiva della Commissione europea che prevede l’obbligo di effettuare procedure di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) se i primi atti formali del Piano sono antecedenti al luglio 2004 e la loro approvazione è avvenuta più di 24 mesi dopo (cioè oltre il luglio 2006). Il Piano cave di Pavia rientrava in questa casistica e la Provincia ha quindi provveduto alla sua revisione.
Il Piano cave vigente si compone di 61 Ambiti Territoriali Estrattivi (ATE) di cui 44 per il settore sabbia e ghiaia (38,6 milioni di metri cubi); 10 per l’argilla (8,5 milioni di metri cubi); 4 per sabbia, ghiaia e argilla; 2 per materiali di uso industriale (rocce silicee, 2,4 milioni di metri cubi); 1 per sabbia, ghiaia e torba (200 mila metri cubi).
L’aggiornamento del Piano prevede lo stralcio di 15 ATE di sabbia e ghiaia e di 4 ATE di argilla per un volume complessivo di circa 5,5 milioni di metri cubi per i primi, 1,8 milioni di metri cubi per i secondi. L’inserimento di due nuovi ATE di sabbia e ghiaia per 800 mila metri cubi di sabbia e ghiaia e la riperimetrazione di un ATE esistente e attivo.
Quanto al colpo di scena, con 31 voti a favore e 25 contrari (a scrutinio segreto) il Consiglio regionale ha accolto un emendamento a firma Giuseppe Villani (PD) e Vittorio Pesato (LP, che però non ha votato) che stralcia dal Piano un nuovo ATE proposto dalla Giunta da insediare in località Torrazza Coste e che avrebbe dovuto produrre 100 mila mc di argilla.
Soddisfatto il consigliere Pd che sulla questione si era impuntato fin dall’inizio.
“Il territorio non ha mai voluto quella cava – racconta Villani –. All’inizio, la Provincia di Pavia l’aveva inserita. Ma subito dopo il Comune di Torrazza Coste si è espresso negativamente, motivando la posizione contraria per la presenza di preesistenze ambientali tutelate, per interferenze con manufatti di interesse storico e paesaggistico. Alla fine delle valutazioni, fatte da Comune e Provincia insieme, nonostante le richieste della ditta, l’Atea96 non è più stato inserito. E solo con un colpo di mano della Regione, che ha deciso di accogliere l’osservazione della ditta, la cava è stata inclusa nel Piano”.
Oggi, però, la situazione si è ribaltata.
“Nonostante la Lega fosse determinata, in testa l’assessore regionale all’Ambiente Terzi, a far sbancare una collina – aggiunge il consigliere Pd – , alla conta siamo stati in maggioranza e il mio emendamento che chiedeva lo stralcio è passato. Per Villani infine: “ha vinto il territorio: tutti uniti contro il rischio di distruggere un ambiente incontaminato, che richiede sviluppo e investimenti ben diversi, perché diversa la sua vocazione.”
Di parere diverso invece il relatore del Piano.
“La proposta di aggiornamento prevede una significativa riduzione delle volumetrie estraibili, conciliando le esigenze degli operatori con la tutela dell’ambiente – spiega il consigliere Roberto Anelli -. Purtroppo, a causa della superficialità di qualche consigliere è stato approvato un emendamento finalizzato allo stralcio della cava di Torrazza Coste, creando un danno rilevante all’operatore con possibili ripercussioni negative in termini occupazionali, esponendo inoltre Regione Lombardia ad un possibile ricorso”.
Il Consiglio regionale ha anche discusso due ordini del giorno. All’unanimità è stato approvato (dopo la modifica al deliberato richiesta dal relatore Anelli), l’ordine del giorno del Movimento 5 Stelle (prima firmataria la Consigliere Iolanda Nanni) che impegna Regione Lombardia “a sospendere temporaneamente e in attesa della conclusione dell’iter giudiziario” l’intervento presso la Provincia di Pavia affinché eviti l’individuazione di cave di riserva per il progetto autostradale Broni-Mortara.
Con 31 voti a favore, 19 contrari e 10 astenuti è stato poi approvato il documento promosso dal Consigliere Vittorio Pesato (LP) che richiede l’intervento della Giunta regionale per invitare la Provincia di Pavia “a ricercare una nuova localizzazione più compatibile rispetto a quella di Torrazza Coste” per salvaguardare lo stato occupazionale della ditta che necessita di materiali d’argilla ricavabili dall’ATE a96
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