SANNAZZARO 20/01/2017: Incendio. Eni. CasaPound. “Tirate fuori le analisi”. Intanto si può tornare a coltivare gli orti
SANNAZZARO – “Cinquanta giorni sono passati i risultati ve li siete dimenticati?”. E’ quanto si legge sullo striscione affisso dai militanti di CasaPound Italia Pavia davanti alla sede provinciale dell’Agenzia regionale protezione ambientale, contro la mancanza di risposte da parte dell’Arpa sull’incendio di dicembre alla raffineria Eni.
“Dopo oltre cinquanta giorni – si legge in una nota di Cpi – gli abitanti di Sannazzaro, Scaldasole, Ferrera Erbognone, Mezzana Bigli, Pieve Albignola e Galliavola non sanno cosa hanno respirato durante l’incendio di inizio dicembre e neppure quali sostanze nocive siano ricadute sui terreni, danneggiando anche le produzioni agricole”.
“Per poter agire a tutela del territorio e della salute pubblica – prosegue il movimento – è fondamentale conoscere in tempi brevi i risultati delle analisi, in modo da poter agire in modo puntuale e mirato”.
“Auspichiamo che – conclude Cpi – pur nel rispetto del segreto istruttorio, venga adottata la massima trasparenza nei confronti dei cittadini e che i sindaci non siano lasciati da soli a gestire la situazione e le legittime preoccupazioni di chi vive nella zona”.
Questa la richiesta di Casapound. Nel frattempo la Prefettura ieri ha anticipato ai sindaci della zona(Ferrera Erbognone, Sannazzaro, Mezzana Bigli, Dorno, Scaldasole, Pieve Albignola e Galliavola) i risultati dell’Arpa, secondi cui non sarebbero stati trovati inquinanti.
Per questo alcuni sindaci hanno già annunciato che revocheranno i divieti di coltivare gli orti.
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