MILANO 17/11/2016: Pirolisi. Fatto un altro passo verso il No definitivo. Il sindaco di Retorbido annuncia. “Pubblicata sul Burl la legge 28”
MILANO – Prosegue spedita e come previsto dalla Regione l’operazione blocca Pirolisi di Retorbido. Pochi minuti fa il sindaco del piccolo comune oltrepadano, in lotta da quasi due anni contro il progetto, ha comunicato che “l’assessore regionale all’Ambiente Terzi con il suo staff ha mantenuto la promessa”.
Quale promessa? Lo rimarca poco dopo lo stesso primo cittadino Isabella Cebrelli.
“E’ stata pubblicata sul Burl la legge 28 sui parchi”. Legge, lo ricordiamo, che contiene all’articolo 11 l’emendamento 4bis, che blocca ogni attività di trattamento rifiuti all’interno dell’area dello Staffora in cui sorge la ex fabbrica in cui doveva nascere l’impianto di trattamento pneumatici con la tecnologa della Pirolisi.
La Legge 28 finita sul Bollettino regionale… o meglio l’emendamento 4bis, era stato presentato dalla Giunta Regionale a seguito della battaglia intrapresa dagli abitanti di Retorbido e dai sindaci oltrepadani.
Dopo la votazione della legge, avvenuta martedì, è partita una corsa contro il tempo per far entrare in vigore la nuova norma prima del 19 novembre: data in cui la commissione tecnica della Regione dovrebbe comunicare l’esito dell’iter di valutazione dell’impianto.
Fra i requisiti richiesti per l’entrata in vigore c’era appunto la pubblicazione sul Burl, avvenuta oggi.
Fatto questo passaggio, per bloccare l’impianto occorrono ancora il Preavviso di Rigetto e infine il Decreto di Diniego.
“Adesso aspettiamo il Preavviso da parte della Commissione – dice ancora Cebrelli -. Un altro passo decisivo verso il NO definitivo alla pirolisi”.
“Ancora un po’ di pazienza e di attenzione per vincere la nostra battaglia”, conclude il sindaco.
Prima di chiudere va ricordato che la società proponete ha sollevato una questione di legittimità costituzionale dell’emendamento 4bis contenuto nella nuova legge, laddove prevede la “retroattività” del nuovo divieto esteso anche ai procedimenti in corso. Questo potrebbe portare ad un ricorso e poi alla richiesta di danni.
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