PAVIA 10/11/2016: Scontri in piazza. Il Senatore leghista chiede lo scioglimento del Comune
PAVIA – Il Senatore Gian Marco Centinaio ha depositato a Roma la richiesta di scioglimento del Comune di Pavia. La pesante richiesta dopo i fatti del 5 novembre scorso: quando durante un corteo di destra – organizzato in ricordo del militante Zilli – sono nati scontri fra un gruppo di militanti di sinistra (scesi in piazza contro il corteo) e la polizia. Una manifestazione (non autorizzata), quella della sinistra, cui ha partecipato anche il sindaco Pd Massimo De Paoli (che per altro ha accusato prefetto e polizia di aver sbagliato ad autorizzare il corteo e di aver usato la mano troppo pesante con gli oppositori all’iniziativa).
Di seguito le motivazioni della richiesta di scioglimento.
”Quanto successo la sera del 5 novembre non può passare inosservato. Il Sindaco di Pavia ha presenziato, insieme ad alcuni Assessori, ad un iniziativa non autorizzata ponendosi contro il Prefetto ed il codice penale. Sappiamo tutti che Questore e Prefetto rappresentano i responsabili dell’ordine pubblico e del Governo sul territorio e che il Sindaco è gerarchicamente inferiore rispetto al Prefetto. Nel caso specifico il Sindaco anziché ricorrere ai mezzi che la legge gli mette a disposizione per contestare un atto amministrativo; anziché attenersi al provvedimento del Prefetto ha preferito ascoltare chi gli chiedeva di vestire i panni del Sindaco capopopolo presenziando ad un evento non autorizzato. La sua giustificazione? Ero lì per evitare il peggio. In che veste? Di cittadino? Di Sindaco? Autorizzato da chi? Visto che in quel momento c’erano le forze dell’ordine legalmente autorizzate e preparate a far sì che non succedesse il peggio. Non prendiamo in giro i pavesi. Anche le accuse più o meno velate dei giorni seguenti contro Prefettura e Questura fanno credere che non ci siano competenze e conoscenza dei minimi rapporti tra enti dello Stato. Chiediamo pertanto al Ministro Alfano di intervenire al più presto per evitare che succedano altri fatti come quello del 5 novembre.”
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