MEDE 27/10/2016: Finisce nelle “sabbie mobili” e affonda fino alla cintola. Salvato in extremis dopo ore di prigionia da un passante e dai pompieri
MEDE – Un 81enne ieri ha vissuto la traumatica disavventura di finire nelle “sabbie mobili”.
Il fatto è accaduto nelle campagne di Goido, frazione di Mede.
In realtà si trattava di fango molto liquido ma il meccanismo dell’affondamento sperimentato dall’anziano è stato molto simile a quello delle sabbie mobili.
Questa la ricostruzione della vicenda.
L’81enne mentre camminava verso casa ha deciso di “tagliare” attraverso i campi. All’improvviso però si è ritrovato con gli stivali in una pozza di fango. Date le condizioni atmosferiche (pioveva) e la profondità della buca, la melma ha avuto sull’uomo un effetto risucchiate: più lui si muoveva per liberasi infatti, più l’argilla semi liquida che lo circondava lo inghiottiva.
In circa di due ore di prigionia il poveretto è così sprofondato fino alla cintola. Con l’arrivo del buio e del freddo l’81enne avrebbe rischiato di fare una gran brutta fine. Per fortuna verso le 19 un agricoltore che passava lungo la strada di campagna l’ha notato.
Scattato l’allarme, sul posto sono intervenuti il 118 e i vigli del fuoco. Per liberarlo i pompieri di Mede si son fatti supportare dal nucleo SAF speleo alpino fluviale, arrivato sul posto con 3 unità da Pavia.
C’è voluta oltre un’ora di lavoro, immersi nel fango, ai soccorritori per estrarre lo sfortunato. Alla fine l’81enne è stato trasportato all’ospedale di Vigevano, dove è arrivato provato ma in condizioni apparentemente non gravi.
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