VOGHERA 19/10/2016: Il clima sta cambiando. Al Gallini il seminario sulle ricadute su alimentazione e agricoltura
VOGHERA – Venerdì 14 ottobre, in occasione della giornata mondiale dell’alimentazione, nell’aula magna dell’ITAS “Carlo Gallini” si è tenuto un seminario sul tema “Il clima sta cambiando. L’alimentazione e l’agricoltura anche”.
Il resoconto inviatoci dal Gallini.
I lavori sono stati introdotti e coordinati dal Dirigente Scolastico Dott.sa Silvana Bassi. Nell’introduzione la Dott.sa Bassi ha sottolineato l’importanza circa la necessità di sensibilizzare le nuove generazioni relativamente all’incidenza che le attività umane, nello specifico attività agricole e produzione di cibo, hanno sui cambiamenti climatici e come tali eventi di conseguenza comportino modifiche sull’agricoltura e sull’alimentazione.
I lavori sono proseguiti con gli interventi dei professori Luciano Rizzi, Maurizio De Mori e Mario Zefelippo, i quali hanno trattato i seguenti argomenti: evidenze e cause dei cambiamenti climatici; evidenze dei cambiamenti climatici a livello locale; cambiamento climatico, settore agricolo e tendenze alimentari; la sostenibilità ambientale delle diete alimentari.
Il prof. Rizzi, responsabile del Dipartimento di Biotecnologie Ambientali dell’Istituto, dopo essersi soffermato sulle evidenze dei cambiamenti climatici a livello globale e nazionale con particolare riferimento alla temperatura (mediamente + 1,4°C negli ultimi 50 anni in Italia), alla variazione nella manifestazione territoriale e nell’intensità delle precipitazioni e all’incremento della frequenza di fenomeni “estremi”, ha evidenziato che anche le attività agricole contribuiscono al rilascio nell’atmosfera di gas serra come anidride carbonica, metano e protossido d’azoto.
Il prof. De Mori, responsabile dell’Osservatorio Meteorologico del Gallini ha presentato la storia della stazione di rilevamento dati, attiva dal 1° aprile del 1900 e da tempo riconosciuta come struttura ufficiale inserita in reti meteorologiche nazionali ed internazionali, ed ha illustrato, con una serie di dati raccolti nel corso degli anni, come le evidenze rilevate a livello nazionale abbiano sostanziale riscontro in ambito locale (incremento della temperatura di +1,5°C negli ultimi 30 anni e maggior frequenza di eventi meteorologici estremi).
Il prof. Zefelippo, docente di Produzioni Vegetali ed Agronomo libero professionista, ha evidenziato che i cambiamenti climatici in atto comportano anticipo nelle semine e nei raccolti, propongono nuove problematiche nella gestione del terreno e delle acque e impongono nuove strategie nell’affrontare fitopatologie sempre più critiche come quelle delle aflatossine del mais.
Infine dai lavori è emerso come l’adozione di una dieta sana con prevalenza di cibi di origine vegetale, oltre a favorire il benessere della persona, implichi anche per l’ambiente un minor impatto in termini di anidride carbonica emessa e di superficie biologicamente produttiva impiegata.
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