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VOGHERA – Pochi lo sanno ma le patologie (spesso tumorali) che colpiscono tessuti molli e noduli, in certi casi vanno di pari passo con la perdita di elasticità di quei tessuti e di quei noduli.

La scoperta è stata fatta – in lunghi anni di studi legati agli effetti della “bomba atomica” – dai giapponesi, che hanno anche inventato uno strumento capace di leggere quella “elasticità”.

Lo strumento in oggetto è rappresentato da un avanzatissimo “software” che viene applicato agli ecografi tradizionali.

Ebbene, quel “programma”, fra i pochi casi in Italia, ora è disponibile all’ospedale di Voghera, che lo utilizza per effettuate l’elastosonografia. Lo strumento è stato illustrato in mattinata alla presenza del direttore generale dell’Asst, l’Azienda socio sanitaria Territoriale della provincia di Pavia, la vecchia Azienda Ospedaliera, MicheleBrait.

La presentazione è avvenuta nel reparto di Pediatria del nosocomio iriense, il cui primario, Alberto Chiara, prima lo ha voluto, e ora, con l’esperienza di ecografista di fama nazionale e internazionale che lo contraddistingue, lo sta sfruttando al massimo delle sue potenzialità.

“L’elastosonografia – spiega il primario – rappresenta una recente ed innovativa metodica ecografica che consente una migliore caratterizzazione del tessuto esaminato, evidenziando con scala cromatica le modificazioni dell’elasticità della struttura in analisi.

L’elastosonografia è una tecnica d’esame ad ultrasuoni che permette di aggiungere al tradizionale esame ecografico informazioni nuove e non diversamente disponibili. La metodica consente in modo non invasivo di valutare quelle condizioni patologiche (patologie dei linfonodi, epatiche, renali, muscolo-scheletriche) che provocano un cambiamento dell’elasticità del tessuto con la possibilità di caratterizzare meglio lesioni dubbie in cui spesso si ricorre alla biopsia o a follow-up ravvicinato”.

“Nel dare attuazione alla riforma e alle indicazioni di RegioneLombardia – ha detto Michele Brait per parte sua – stiamo ponendo grande attenzione all’area materno infantile: potenziando i vari servizi che su quest’area afferiscono ai nostri ospedali. In particolare oggi presentiamo l’elastosonografia: una tecnica ecografica che consente di identificare eventuali malformazioni o noduli e definirne in modo più preciso le caratteristiche e la natura”.

“L’attenzione per l’ospedale di Voghera – ha aggiunto Brait – è stata dimostrata più volte, e questo passo fatto oggi s’inserisce nel solco del miglioramento continuo che abbiamo in corso sulla città e più in generale su tutti i nostri ospedali”.

“Questo nuovo software va ad integrare le prestazioni degli ecografi di cui è dotata l’unità operativa di pediatria del nostro ospedale – ha spiegato Luigina Zambianchi, direttore sanitario degli ospedali oltrepadani -. Un’integrazione molto importante perchè aggiunge una possibilità diagnostica di alto livello, che porta ad identificare in maniera molto precoce eventuali lesioni oncologiche permettendo di intervenire in tempo utile. Il significato per l’ospedale è di: alta qualità – ha concluso Zambianchi -, perchè consente di offrire prestazioni molto avanzate a tutti coloro che affidano a noi ciò di cui hanno di più caro: i loro figli”.

Durante la presentazione l’apparecchio è stato utilizzato su alcuni piccoli pazienti. E’ seguita la visita al reparto di Pediatria da parte del direttore generale, della direttrice sanitaria e del primario.