PAVIA 06/09/2016: Aggrediti dai detenuti Pochi di numero e costretti a lavorare in spazi insalubri”. Gli agenti di Torre del Gallo protestano e chiedono un incontro con Prefetto e Provveditore Regionale
PAVIA – Fp Cigil, Cisl FNS e Uil PA Polizia penitenziaria il 17 agosto scorso hanno proclamato lo stato di agitazione del personale di Polizia Penitenziaria in servizio alla Casa Circondariale di Pavia.
Oggi le rappresentanze confederali chiedono al Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Lombardia e al Prefetto di Pavia.
Molte le ragioni che hanno portato all’indizione dello stato di agitazione del personale in servizio a Pavia e ora la richieste di incontro. Tutte derivano dal “preoccupante malessere presente all’interno della Casa Circondariale di Pavia.
Il personale manifesta per cercare di porre fine al “sentimento di frustrazione che si prova, lavorando in mezzo ai mille problemi, ai rischi quotidiani e alle gravi criticità, anche organizzative”.
In particolare la polizia penitenziaria denuncia, “L’aumento di episodi di aggressione al personale da parte dei detenuti (, ultimo in ordine di tempo quello che ha visto vittima un Ispettore).
Ma anche “l’endemica carenza di personale di polizia penitenziaria, soprattutto nei ruoli intermedi (Sovrintendenti – Ispettori), alla luce del fatto che ad oggi ne sono presenti in servizio solo n°7, su una pianta organica prevista di n°52 (PCD 27.06.2014).
C’è poi “La mancanza di confronto sindacale su alcuni aspetti relativi all’imminente apertura del polo-psichiatrico, dotazione organica, carichi di lavoro, dotazioni e assegnazione e formazione del personale ecc”.
Così come esiste “l’inadeguatezza dei provvedimenti disciplinari nei confronti dei soggetti ristretti che si rendono responsabili di aggressioni o fatti che minacciano l’equilibrio dell’Istituto. Elemento che, pur non appartenendoci in senso stretto, genera disapprovazione fra il personale”.
Non mancano le “violazione delle norme sulla salute e salubrità dei posti di lavoro ai sensi del D. Lgs. 81/2008”, con “presenza di numerose infiltrazioni d’acqua e muffa sulle pareti nei posti di servizio degli agenti, impianti elettrici approssimativi con fili di corrente scoperti, condizioni microclimatiche non conformi ai parametri standard previsti, vetustà del parco automezzi ecc”.
Pesa poi il “conseguente senso di abbandono da parte degli operatori e malessere lavorativo che, come dimostrano i recenti casi di cronaca, dovrebbe essere particolarmente attenzionato dall’Amministrazione Penitenziaria”.
“Per questi motivi – spiegano i sindacati -, non avendo trovato valide interlocuzioni con il Direttore e generato effetti da parte degli altri livelli dell’Amministrazione, le scriventi OO.SS., proclamano lo stato di agitazione del personale, con affissione delle bandiere negli spazi antistanti il blocco esterno”.
Chiedono poi “agli Uffici, ciascuno per quanto di competenza, interventi urgenti volti a risolvere le criticità evidenziate e a ripristinare un clima di benessere lavorativo tra gli operatori della Casa Circondariale di Pavia”.
Infine minacciano che “Qualora non dovessero registrarsi interessamenti o segnali di discontinuità”, “le iniziative di mobilitazione aumenteranno di intensità, mettendo in atto forme di protesta collettive a tutela della sicurezza e dei diritti del personale”.
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