PAVIA – Nuove assunzioni, ma il personale del San Matteo di Pavia resta carente (link)
PAVIA – “Non c’è lavoro!” Questo il jingle che si sente continuamente praticamente ovunque. Eppure al San Matteo ci sono tantissimi posti vacanti, al punto che è intervenuta la Regione che con la delibera del piano di gestione delle risorse umane del 2016 ha stabilito anche il budget per poter assumere nuovo personale.
Una notizia che dovrebbe far piacere a moltissimi aspiranti che cercano lavoro, date le condizioni economiche attuali. Anche a Pavia, infatti, le famiglie che si sono ritrovate a fronteggiare una condizione economica non esattamente brillante in questi anni di crisi sono davvero tante. Diverse si trovano sotto la soglia di povertà, motivo per cui sono aumentate (anche su tutto il territorio nazionale) le richieste che sfruttano i siti di ricerca come prestiti unicredit EspertoPrestiti o di altri istituti bancari, prestiti che servono, principalmente, per tirare avanti. Da ora in poi però le cose, per tanti, potrebbero cambiare.
Stando a quanto annunciato nel piano della regione, verrà coperto l’85% dei posti vacanti all’interno dell’ospedale tra posizioni da dirigente e settore infermiere-tecnico. Ma non è tutto, perché per quanto riguarda le posizioni libere nel settore socio sanitario, si pensa di coprire il 100%. L’unico limite a queste assunzioni, ovviamente, è il budget a disposizione che al momento sembrerebbe essere di 165 milioni di euro.
La prima tranche di assunzioni ha quasi preso il via, si inizierà tra settembre e ottobre, periodo in cui verranno assunti 31 addetti, tra questi, ben 24 a tempo indeterminato. A fine agosto, invece, verrà pubblicato il bando del concorso per 8 posizioni aperte come tecnico di laboratorio biomedico, una posizione da infermiere e 2 da ostetrica.
Eppure secondo i sindacalisti tutto questo non è sufficiente. Il problema è serio perché queste cifre, sebbene siano discrete, non saranno sufficienti per consentire al San Matteo di operare al massimo della sua efficienza. A oggi ci sono diverse carenze di personale un po’ in tutti i reparti, per cui aggiungere tre o quattro operatori in più non cambierà la situazione. Tra infermieri che chiedono il trasferimento e altre che sono in maternità, la situazione è diventata quanto mai pesante e le nuove assunzioni, secondo il sindacalista Uil Marco Grignani, non saranno sufficienti.
Commenti