VOGHERA 04/07/2016: Prima di Teatro e Palazzetto ci sono i nostri vecchi, che non riescono più a comprare le medicine
VOGHERA – Prima di pensare al Teatro Sociale e al PalaOltrepo pensiamo ai nostri vecchi che non riescono più a comprare nemmeno le medicine.
La riflessione che scuote questo inizio d’estate iriense arriva dal medico di base vogherese Michele Grandi, convinto che prima delle gradi opere occorra pensare alle persone.
L’idea controcorrente arriva dalla sensibilità umana del medico confrontata con la sua quotidiana esperienza professionale.
“Ho constatato un preoccupante fenomeno che mi ha indotto a riflettere sulla sempre crescente difficoltà che le classi più deboli della popolazione (in particolare anziani e disabili) incontrano nel soddisfare le proprie esigenze di salute – spiega il dottore -. Mi riferisco soprattutto all’impossibilità da parte delle suddette fasce della popolazione di acquistare i farmaci di fascia C (quelli a totale carico del cittadino)”.
L’attività di medico mette in contatto Grandi con persone che stanno male nel fisico ma oramai anche nel portafoglio. “
“Spesso mi sento rispondere, soprattutto da parte dei pensionati, che sono costretti ad aspettare di incassare la pensione – prosegue Grandi. Non meno rilevante è il fatto che molti anziani soli (tanto più se invalidi) non hanno la possibilità di recarsi in farmacia”.
Da qui la riflessione politica, derivata anche dal fatto che il medico è anche un esponente di un movimento molto attivo in città l’Italia del rispetto.
“Pertanto come medico, da sempre orientato verso i problemi concreti della gente, raccolgo l’allarme legato al fatto che sempre più persone rinunciano a curarsi per condizioni socio-economiche disagiate ed esprimo una riflessione rivolta alle istituzioni e a chi si appresta ad amministrare Voghera.”
Quindi grandi lancia una proposta, che vuole essere prima ancora un modo di essere. “Prima di pensare a realizzare progetti quali il restauro del Teatro Sociale o l’ampliamento del Paloltrepo’, che sono sì’ importanti ma lontani dai problemi quotidiani della gente, è necessario destinare i soldi disponibili per ridurre il disagio socio-economico delle fasce più deboli della popolazione e potenziare l’attività dei servizi sociali”.
Servizo sociali, conclude il medico “che già funzionano ma che potrebbero venire incontro meglio alle esigenze dei più bisognosi avesse maggiori risorse a disposizione”.
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