BRUXELLES 21/06/2016: Pirolisi. Il progetto è sbarcato al Parlamento Europeo. Gli oltrepadani si aspettano il sostegno dell’Europa. Alcuni appoggi son già arrivati
BRUXELLES – Una delegazione di sindaci e politici dell’Oltrepo pavese ieri si è recata al Parlamento Europeo per chiedere il no anche dell’Unione alla realizzazione di un Impianto di recupero pneumatici con la Pirolisi a Retorbido.
Capo delegazione e ideatore dell’iniziativa Federico Taverna consigliere di centrodestra di Voghera (attualmente sospeso per il commissariamento del Comune).
Con lui il sindaco di Retorbido, Isabella Cebrelli; quello di Rivanazzano, Romano Ferrari; quello di Bagnaria, Mattia Franza, e quello di Voghera (sospeso anche lui per il commissariamento) Carlo Barbieri.
Ad accoglierli l’europarlamentare Alberto Cirio (Forza Italia-Partito Popolare europeo) che ha perorato la causa oltrepana pavese a Bruxelles e ieri (insime al sindaco Cebrelli) ha illustrato la petizione presentata in rappresentanza di oltre 130 Comuni del Pavese e corredata da oltre 20.000 firme contro l’impianto di Pirolisi.
“Abbiamo ottenuto la richiesta ufficiale al Governo italiano e alla Regione Lombardia di uno stop alla procedura, in attesa che la Commissione europea si esprima sulla questione”, commenta Cirio.
L’europarlamentare ha anche ringraziato “la collega Eleonora Evi – Portavoce M5S Parlamento Europeo, il collega greco del Gruppo dei Conservatori Notis Marias, la spagnola Soledad Cabezon Ruiz e il tedesco Peter Jahr, coordinatore del PPE”, per aver “appoggiato la causa italiana e espresso una ”chiara e netta presa di posizione contro un progetto che va contro le politiche ambientali dell’#Ue e mette a rischio un intero territorio”.
In attesa che il parlamento europeo si pronunci sulla questione, in Italia prosegue l’iter autorizzativo della Regione e la lotta dei contrari per farlo propendere per il no.
Le prossime tappe della lunga e complicata vicenda sono tre
Oggi, 21 giugno, ultimo giorno concesso per presentare le osservazioni conseguenti le integrazioni presentate dalla IET, la ditta proponente il progetto, e su cui il Comitato per il No ha annunciato nuove battaglie (“Sottolineiamo che sono numerosissime le criticità emerse proprio dalle modifiche, rilevanti, apportate da IET al progetto. Puntualmente stiamo segnalando e segnaleremo tutto quanto a Regione Lombardia”, commenta il Comitato).
Domani, 22 giugno, giorno dell’audizione in Senato del medesimo Comitato per il No (che dice, “Abbiamo pronto materiale interessante che stimolerà i Senatori nella formulazione di domande d’approfondimento e conseguenti considerazioni”).
E infine dopo domani, 23 giugno, quando a Milano si terrà la tanto attesa Conferenza dei Servizi.
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