VARZI 01/04/2016: Poche settimane ancora e il sogno si avvera. A Varzi apre in via definitiva la caserma dei Pompieri
VARZI – Ancora pochi giorni e ciò che sembrava impossibile diventerà realtà. Dopo la fase sperimentale provvisoria dello scorso anno, attivata in occasione dell’Expo, la caserma dei pompieri di Varzi aprirà i battenti in via definitiva.
Si tratterà di un’apertura come distaccamento volontario (apertura solo diurna) ma date le premesse si tratta di un evento, se non di un miracolo. E le premesse dicono infatti che la storia della caserma di Varzi è lunga e travagliata.
Nella sua esistenza in valle (per altro indispensabile per puri motivi di sicurezza pubblica) pochissimi hanno sempre creduto e pochissimi vi hanno davvero lavorato. Nessuno dei Comuni della Valle Staffora per decenni è stato disposto a mettere nel progetto un solo centesimo, anzi, una sola lira perchè tutto è nato quando la vecchia moneta era ancora in corso.
Dopo lunghi tira e molla un passo decisivo lo fece l’Amministrazione comunale di Varzi (quando il sindaco era Ernesto Querciolli) con l’acquisto del capannone nel quale oggi trova sede la caserma.
Nonostante ciò la sede è rimasta sulla carta ancora per molti anni, fino a circa 5 anni fa: quando il corpo dei vigili del fuoco, dopo essere entrato in possesso della struttura, non l’ha sistemata.
Fra le difficoltà da annoverare nella nascita della caserma, oltre alle immancabili pastoie burocratiche romane (e non solo romane), c’è stata anche la scarsezza di abitanti della zona disposti a fare i volontari dei vigli del fuoco.
Empasse oggi superata con lo spostamento a Varzi dei pompieri volontari di Broni, “costretti” a cessare l’attività nell’Oltrepo orientale per la trasformazione della loro caserma in distaccamento permanente (aperto h 24).
Il 6 di aprile la caserma permanente di Broni diventerà attiva, entro la fine del mese invece dovrebbe diventare operativo il distaccamento volontario di Varzi.
Solo in quel momento si potrà dire che è fatta e si potrà anche dire che la Valle Staffora e l’Alto Oltrepo sono davvero più sicuri (anche qui, grazie alla presenza dei pompieri, i prima impossibili, 30 minuti massimi di protocollo per effettuare un intervento efficace, potranno essere più facilmente rispettati).
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