VOGHERA 29/03/2016: Firmato davanti al notaio l’accordo Comune-Esselunga con cui Voghera incassa subito 2.5 milioni da destinare al recupero del Teatro
VOGHERA –Questa mattina in Municipio si è tenuto un importante incontro in tema di recupero del Teatro Sociale. Alle 9.30 il Commissario prefettizio e i vertici dell’Esselunga, hanno suggellato di fronte al Notai l’accordo milionario con il quale il Comune incasserà immediatamente circa 2.5 milioni (per la precisione 2 milioni e 445 mila euro) da destinare al recupero del Teatro.
All’incontro erano presenti, oltre al Commissario Prefettizio, per il Comune di Voghera il Dirigente del Settore Urbanistica Antonio Leidi, il funzionario Chiara Zanellato e per l’Esselunga Cesare Boiocchi, responsabile del settore Sviluppo, Daniela Giavazzi, procuratore speciale per la firma, Aldo Russo, il legale del gruppo e Silvio Algeri della società Villata Immobiliare, che gestisce gli immobili dell’azienda di Pioltello.
La firma, effettuata da Algeri, Giavazzi e Leidi, è stata siglata davanti al notaio Giovanni Nai di Milano.
“Grazie a questo contributo sarà possibile, dopo aver effettuato le necessarie verifiche sulla competenza a richiedere il finanziamento e sulla compatibilità dei costi complessivi stimati con le risorse del Comune, aderire al bando della Cariplo che potrà consentire di reperire i fondi mancanti per il restauro completo e la riapertura del Teatro Sociale, chiuso dal 1986 – sottolinea il Commissario Prefettizio Sergio Pomponio – Colgo l’occasione per ringraziare il gruppo Esselunga, sempre attento alla vita sociale, culturale ed economica delle comunità nelle quali opera, attraverso la proprio mission sociale che, nel caso di Voghera, è tesa a valorizzare l’aspetto culturale della Città attraverso il recupero di un immobile storico, di grande pregio architettonico e artistico”.
La firma di oggi mette fine a grandi tensioni che erano sorte nelle ultime settimane, quando con l’arrivo del commissario Sergio Pomponio le procedure di recupero del teatro avviate dal sindaco Carlo Barbieri (ora sospeso per effetto della sentenza del Tar che ha stabilito di rifare il ballottaggio del 2015 ed ha disposto l’arrivo immediato del Commissario prefettizio, decisione quest’ultima appellata al Consiglio di Stato) rischiava di finire in secondo piano.
Al suo arrivo in città infatti Sergio Pomponio aveva esternato alcuni dubbi generali sull’intera operazione. Inoltre aveva messo “sub judice” l’iniziativa del governo Barbieri con Esselunga (uno scambio fra denaro immediato e cessione della proprietà alla creatura di Caprotti del posteggio di fronte al punto vendita di viale Montebello) in attesa di trovare un atto formale che provasse le concrete intenzioni del Comune di addivenire all’accordo.
La suspense è durata alcun giorni. Poi è emersa una delibera di giunta con la quale il Comune aveva messo nero su bianco l’intenzione di fare l’accordo e su quella base (insieme alle pressioni fatte da tutto il mondo politico cittadino, vecchia maggioranza di centrodestra e vecchia minoranza di centro sinistra) il Commissario Pomponio ha rimesso in moto l’operazione.
Operazione culminata oggi con la firma davanti al notaio dell’accordo.
Commenti