PAVIA 19/01/2016: Inverno pazzo. La siccità l’eccessivo caldo e ora il gelo. Timori per i danni alle coltivazioni
PAVIA – Dopo la siccità il gelo. I termometri negli ultimi giorni hanno fatto registrare un calo di oltre 10 gradi, con il risultato che la Lombardia ora si torva stretta tra la morsa del freddo e la siccità che continua a tenere sotto la media i livelli dei laghi e dei fiumi.
A sollevare il caso è ancora una volta la Coldiretti. “Si tratta di una situazione particolare che rischia di avere grosse ripercussioni sulla prossima stagione agricolo produttiva” spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia, che oggi parteciperà ad un summit in regione con gli assessori regionali Viviana Beccalossi (Territorio), Claudia Terzi (Ambiente) e Gianni Fava (Agricoltura).
All’ordine del giorno la siccità (secondo l’Osservatorio agroclimatico del Mipaaf in Lombardia nei primi dieci giorni del 2016 è caduto il 66,7% in meno di pioggia rispetto alla media. Un dato che si somma ai numeri già registrati durante novembre e dicembre 2015 rispettivamente con l’88,3% e il 91,5% di precipitazioni in meno”.
Oltre a ciò però adesso si aggiungono le basse temperature, che giungono dopo un periodo di relativo caldo che aveva scombussolato il consueto andamento climatico.
Il problema è quello delle coltivazioni.
E a spiegarlo proprio un operatore, un agricoltore oltrepadano. “Sono proprio questi sbalzi improvvisi a fare male alle piante – spiega Simone Rolandi, che a Val di Nizza sulle colline dell’Oltrepò Pavese occidentale coltiva una decina di ettari di mele, ciliegie, albicocche e susine -. Con i mesi di novembre e dicembre più caldi della norma – aggiunge – le piante non si sono fermate, ritardando il loro solito riposo vegetativo”.
Il freddo improvviso e repentino è quindi la nuova fonte dei timori.
“Adesso bisognerà stare attenti alle gelate, che in seguito potrebbero compromettere il raccolto”, conclude l’agricoltore oltrepadano.
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