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VOGHERA – Il gruppo consiliare Pd e Lista Civica Ghezzi sindaco protestano perchè in Consiglio Comunale venerdì la maggioranza di centro destra ha approvato il bilancio 2015 e la previsione del triennio 2015-2017 che prevedono un aumento delle Tasse.

“L’elemento saliente del bilancio è costituito dall’aumento della tassazione IRPEF e IMU (seconda casa) per un valore complessivo di circa un milione di euro con le aliquote portate ai valori massimi – spiega il gruppo -. La tassazione IRPEF, non progressiva, colpisce indistintamente tutti i redditi aggravando le condizioni economiche delle famiglie, dei giovani e dei pensionati”.

Ancora.

“La maggioranza ha deliberato il prelievo più forte che si ricordi nelle tasche dei Vogheresi a fronte di una campagna elettorale contraddistinta dall’impegno a non farlo. Ottenuto il consenso elettorale, la giunta Barbieri procede a tappe forzate a rimangiandosi gli impegni assunti con la città. E le conseguenze le pagano gli elettori”.

Il Pd commenta anche l’andamento del voto in consiglio.

“Da registrare che mentre il Movimento 5S e la lista Torriani hanno votato contro, la Lega Nord si è “inaspettatamente” astenuta privilegiando il rapporto politico con la maggioranza rispetto a quello con i suoi elettori. Un’ indicazione precisa, sulle spalle degli iscritti e dei simpatizzanti, di avvicinamento alla giunta Barbieri”.

Il Pd denuncia la colpe della Giunta di aver tradito le promesse elettorali.

“Con il nostro voto abbiamo portato a conoscenza dei Vogheresi un altro inganno politico del centro destra. Dopo la cacciata dalla giunta del cattolicesimo sociale ora la mazzata delle tasse.

Avevano promesso in campagna elettorale che non avrebbero mai aumentato le tasse. Hanno mentito: Il bilancio comunale prevede un aumento di circa 1 milione di euro. L’aumento dell’IRPEF portata al massimo possibile Aumenta anche l’IMU per la seconda casa”.

Infine la promessa. “ Ci opporremo con tutte le nostre forze a questo aumento!!! Crolla la tesi di una giunta costruita sulle competenze dei suoi membri. L’assessore del Bilancio non conosce appieno le regole fondamentali della redazione del bilancio. Il sindaco non sa se i costi del piano programmatico siano inseriti nel piano della previsione triennale 2015 2017”.