PAVIA 05/06/2015: Striscione contro il gay pride. Lotta Studentesca inneggia a Putin: Pagliacciata da proibire
PAVIA – Nella notte Lotta Studentesca ha affisso uno striscione contro il gay pride che si terrà domani.
Lo striscione scelto è davvero molto forte perchè inneggia alla Russia, dove esiste una linea ferma sui valori della famiglia tradizionale e delle adozioni, ma dove i gay vengono ancora perseguitati e spesso picchiati in quanto tali.
“PUTIN ESEMPIO DA SEGUIRE, GAY PRIDE PARATA DA PROIBIRE”, recita lo striscione. Segue il comunicato.
“Lotta Studentesca, organizzazione giovanile vicina a Forza Nuova, ha deciso di esprimere con uno striscione le proprie posizioni riguardanti il gay pride che si terrà a Pavia nei prossimi giorni.
E’ una pagliacciata, ogni anno, in ogni città d’Italia, migliaia di italiani devono assistere ad uno spettacolo orrendo. I contenuti della manifestazione, poi, sono ormai noti; le associazioni omosessuali, diventate delle vere e proprie lobby che esercitano pressione sul potere politico, vorrebbero che lo Stato Italiano riconoscesse i matrimoni per persone dello stesso sesso, con conseguente possibilità di adozione.
Siamo totalmente contrari a tutto ciò, per dei motivi che toccano sia l’ambito giuridico, che quello etico. Se la famiglia, quando unita dal vincolo matrimoniale, è aiutata –sia moralmente che economicamente- dallo Stato è perchè, attraverso la procreazione, garantisce la continuità della comunità nazionale. Riconoscere giuridicamente una coppia gay, quindi, non avrebbe senso dal punto di vista logico (oltre che da quello economico visto che, per fare un esempio, si dovrebbe riconoscere anche il diritto della reversibilità della pensione).
Sotto il profilo etico, poi, non possiamo che essere contrari a concedere a due persone omosessuali la possibilità di crescere un bambino; la natura non si può sovvertire e ciò che va contro di essa è solo perversione. “Unicuique suum”, diceva Ulpiano, ossia “dare a ciascuno il suo”.
Detto questo, ribadendo il concetto già espresso più volte dal nostro movimento secondo il quale la sfera privata di ogni persona è un bene inalienabile, ci scagliamo contro ogni aggressione o tentativo di violenza subito a causa del proprio orientamento sessuale.
Il ruolo cardine che la famiglia tradizionale occupa nella società, però, non deve essere messo in discussione.
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