VOGHERA 04/06/2015: Elezioni. Torriani: “E’ stato costruito un baraccone che danneggia solo noi”. “Nessuna certezza che Ghezzi abbia 19 voti in più di noi”. “I voti mancanti a Ghezzi non sono andati alla nostra lista”. “Il Ballottaggio? E’ legittimo!” e “Chiederemo la militarizzazione dei seggi”
VOGHERA – Se dovessimo fare un sunto estremo potremmo farlo con: “Noi non ci stiamo”. Aurelio Torriani e la sua lista di centrodestra, comprensiva di Lega Nord e Fratelli d’Italia non ci sta a giocare il ruolo del vaso di coccio in mezzo ai vasi di ferro.
La questione è quella denunciata ieri dal Pd: secondo cui la lista Ghezzi avrebbe 19 voti in più di Torriani, 19 voti non conteggiati nei verbali finali delle votazioni, e per i quali il Pd farà ricorso al Tar.
Il medico ex sindaco oggi in conferenza stampa ha spiegato come non intenda prendersi colpe non sue, e anche di trovarsi doppiamente danneggiato: poiche visto come unico colpevole dall’elettorato, e in condizione di svantaggio verso il concorrente diretto, il sindaco uscente Carlo Barbieri.
“Alcune voci tendeziose e non controllate ci stanno mettendo in una situazione di difficoltà – ha detto Aurelio Torriani-. Invece di lavorare sul ballottagio dobbiamo concentrarci su una difesa che non dovrebbe neanche essere richesta”.
Torriani va subito al sodo.
“La storia dei 19 voti in più crea nell’immaginario collettivo l’idea che io abbia barato per arrivare al ballottaggio. Cosa che non è assolutamente avvenuta. Tanto più – ha aggiunto Torriani – che non è vero che Ghezzi abbia 19 voti in più: perchè questo si può rilevare solamente dal controllo delle schede, e ciò non è stato fatto”.
Torriani poi smetisce, minacciando querele, le “voci che mi attribuiscono presunti interventi sugli scrutatori”. Inoltre parla di “emergenza democratica” per “tutte le notizie girate in città: tutte a danno del sottoscritto e delle nostre liste collegate”.
Ma non solo. Poco dopo il candidato di centrodestra rivela di avere dubbi sugli estiti elettorali che lo riguardano.
“Noi non abbiamo nulla da eccepire sul ricorso di Pier Ezio Ghezzi – sottolinea Torriani -. Ma anche a noi mancano un sacco di voti: perciò a questo punto anche noi potremmo chiedere più chiarezza ed eventualmente anche noi fare un ricorso per chiedere il riconteggio”.
In conferenza è intrevenuto anche l’avvocato Rossi, storico braccio destro di Torriani, ora capo del comitato elettorale della lista del medico, per il quale è importante sottolineare che: “tutte le voci su Ghezzi che ha 19 voti in più (Torriani parla di “Falso scoop dei giornali”), e la possibile invalidazione del ballottaggio, stanno creando una situazione di confusione nell’elettorato: che si chiede perchè mai dovrebbe andare a votare se tanto poi il Tar annulla tutto”.
“Per questo – ha aggiunto Rossi – va chiarito una volta per tutte che non vi è nessuna certezza che Ghezzi abbia 19 voti in più di quelli assegnatigli. Al momento c’è solo una differenza fra il dato portato nella tabella elettorale stilata sulla base delle indicazioni del rappresentate di lista del Pd rispetto al verbale finale: unico atto che ha valore di legge. Fino ad oggi perciò il Ballottaggio è legittimo e la gente ha tutti i diritti per andare a votare”.
In conferenza – oltre a “trovare poco ipotizzabile che un magistrato possa fermare, sulla base di dati neppure certi, una consultazione elettorale” (così ha risposto Rossi all’ipotesi ventilata in città di una sospensione del secondo turno) – è stato anche precisato qualcosa sulla destinazione di quei presunti 19 voti in più per il candidato del Pd.
“A quanto ci risulta, e secondo i dati del Pd – ha spiegato ancora Rossi -, i 9 voti anomali del seggio 22, sarebbero andati tutti al candidato Barbieri. Mentre i 10 del seggio 37 non sarebbe possibile dire a chi sono andati”.
“Insomma – ha riassunto immediatamente dopo il candidato sindaco Torrani – è stato costruito un baraccone che ha danneggiato solo un candidato: io e la mia coalizione: quando è chiaro che anche noi siamo stati disturbati e che uno solo ne sta traendo vantaggio: l’altra lista di centro destra nostra diretta concorrente”.
Concetto ribadito da Emanuela Pastore (“Non solo siamo disturbati ma siamo assolutamente danneggiati da questa situazione e da questa confusione: per questo chiediamo alle istituzioni e alle forze dell’ordine di far rispettare tutte le regole”).
Infine – a riguardo delle presunte confusioni e anomalie legate agli scrutatori (“nessuno di quelli indicati da noi è stato accettato”, ha sottolineato fra l’altro Torriani), dei presunti errori fatti in sede di verbalizzazione, e di qualche presunta scorrettezza emersa nel corso delle votazione (“Io stesso ho allontanato un rappresentane di lista che fuori dei seggio presentava agli elettori il proprio candidato”, ha raccontato Rossi) è riemersa la questione dell’”emergenza democratica”.
“Stante le cose come sono andate chiederemo la militarizzazione dei seggi: chiederemo alle forze dell’ordine di vigilare i seggi e nelle vicinanze dei seggi affinché non si verifichino altri problemi”, ha concluso Aurelio Torriani.
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