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PAVIA VOGHERA VIGEVANO – Il fatto che finiranno in pentola non significa che vanno torturati mentre sono ancora in vita. E’ questo la logica di una petizione, lanciata da CIWF Italia, in cui si chiede l’abolizione dell’allevamento dei conigli in anguste gabbie.

“In Italia, infatti, il 99% dei conigli viene allevato in gabbie, con una vita fatta solo di sofferenza e privazione – spiega Compassion in World Farming -. Il nostro Paese è il secondo produttore al mondo dopo la Cina, con ben 175 milioni di conigli macellati ogni anno. Un coniglio allevato in Italia trascorre la sua intera vita in gabbie talmente piccole da non consentirgli neanche di stare sulle zampe posteriori”.

Austria e Belgio hanno già abolito le gabbie negli allevamenti di conigli. In Italia, forse, qualcosa si sta muovendo.

Alla campagna ha aderito anche la giornalista Tessa Gelisio.“I conigli – ha dichiarato Tessa – sono animali dolcissimi, che amano saltare e correre. Purtroppo però in Italia a milioni vivono in allevamento, rinchiusi in gabbie di batteria dove non possono esprimere i loro comportamenti naturali. Per questo ho aderito alla campagna “ Basta Animali in Gabbia” di CIWF Italia. Se anche voi siete d’accordo con me vi invito a firmare per chiedere di dire “Basta agli allevamenti in gabbia di conigli”.

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Http://www.ciwf.it/news/2015/05/tessa-gelisio-dice-basta-gabbie/