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RIVANAZZANO 08/04/2015: Restaurato il dipinto di Borroni nella chiesa di S.Germano. Ecco come è stato salvato

Aprile 08
11:22 2015

RIVANAZZANOVenerdì 10 aprile dalle ore 20,45 – nel corso della serata organizzata dal Rotary Club Valle Staffora – verranno presentati i lavori di restauro del pregevole dipinto “La Morte del Giusto” del 1808, del pittore vogherese Paolo Borroni.

E’ previsto un intervento tecnico di presentazione dell’opera a cura di Paola Strada, funzionario della Soprintendenza di Milano, responsabile dei lavori di restauro e di Lelia Rozzo responsabile dell’Ufficio Diocesano Beni Culturali, con una serie di intermezzi musicali del Soprano Anna Saviotti con il Maestro Ivano Turco.

A seguire i restauri il laboratorio Gabbantichità di Tortona, che presenterà al pubblico le fasi salienti dei restauri con l’ausilio di proiezioni video-digitali.

LA CHIESA

L’attuale parrocchiale di S. Germano fu ricostruita nel 1686, probabilmente in direzione trasversale al vecchio impianto, in corrispondenza dell’attuale Cappella del Santo Rosario. Nel 1820 fu ampliata con la creazione della navata laterale sinistra cui seguì, nel 1822, la costruzione del coro e la riedificazione del campanile nel 1824. L’edificio sacro raccoglie notevoli opere d’arte, tra cui due dipinti del pittore vogherese Paolo Borroni (nominato, nel 1788, pittore di corte) intitolati, rispettivamente, “San Germano benedicente Santa Genoveffa” e “La Morte del Giusto”.

IL RESTAURO

Proprio di quest’ultimo dipinto verranno spiegate le gravi problematiche di conservazione e le tecniche utilizzate per il suo recupero, con particolare approfondimento sulla necessità – sorta durante i restauri – di individuare scientificamente quali e quanti erano i livelli di ridipintura e verniciatura sovrapposti nel tempo.

Il dipinto, un olio su tela di cm 230×160, anche se già restaurato in precedenza, si presentava in non buone condizioni di conservazione, ricoperto da un denso strato di sporco e depositi carboniosi che ne compromettevano la leggibilità, alterata anche dalle numerose ridipinture e dalle estese lacune della preparazione e della pellicola pittorica, che pur non impedivano di intuirne la qualità.

Le indagini scientifiche mediante il videomicroscopio a 200 ingrandimenti, hanno evidenziato (con la misurazione dei granuli dei pigmenti) le numerose ridipinture successive a quelle originali. In comparazione con le indagini riflettografiche si è potuto predisporre un progetto di pulitura mirato con l’utilizzo del test di Foeller, individuando così i prodotti più idonei per una pulitura accurata, meno nocivi per l’ opera e per gli operatori.

La riflettografia equalizzata, comparata con l’esame alla lampada di Wood, ha permesso di procedere all’asportazione delle sovrapposizioni in modo controllato e durante tutte le fasi, si è monitorata la buona riuscita con il video-microscopio a 50x.

Le fasi di pulitura sono consistite nella rimozione a tampone con una miscela di solventi determinata mediante l’utilizzo del triangolo delle solubilità e successiva operazione di risciacquo a tampone. Nella seconda fase si è provveduto alla rimozione degli sbiancamenti dovuta alle ridipinture e alle vernici alterate, con pulitura a tampone degli incarnati, con Tween al 10%.

Nel terzo livello di pulitura si è provveduto all’applicazione di gel di Carbopol a Ph 8 per migliorare la pulitura di alcune lumeggiature realizzate sulle vesti e sui volti.

In alcuni punti ed in particolare sulla veste della Madonna si è provveduto alla rimozione a bisturi di un sottilissimo strato di ridipintura superficiale.

Mentre avanzavano le operazioni di pulitura si svelavano sempre più i colori vividi ed armonici che caratterizzavano l’opera all’origine, la complessità delle velature che componevano le campiture di colore, i mezzitoni e i chiaro scuri , che hanno portato a al recupero di quella nitidezza, vivacità di colori e profondità spaziale che l’autore aveva dato al dipinto.

L’opera aveva anche gravi problemi di degrado strutturale relativi al telaio, che presentava un imbarcamento accentuato sul montante destro. Si è reso necessario un intervento di taglio della fibra dove la nervatura tendeva allo sversamento e successivo bloccaggio con cunei incollati a cui ha fatto seguito un intervento di sanificazione e di pulitura previa rimozione di depositi polverosi e ragnatele e, a causa di attacchi xilofagi sul telaio e fungini sul supporto, si è intervenuti con trattamenti con antitarlo a base di premetrina e benzalconio cloruro.

Si è proceduto poi a colmare le mancanze della preparazione e della pellicola pittorica mediante stuccatura a cera-resina e seguente ritocco pittorico mimetico, sempre in accordo col funzionario di Soprintendenza Dott.ssa Paola Strada.

Infine, a protezione del film pittorico, si è distribuito a spruzzo un sottile film a base di resine acriliche contenenti filtri U.V.

 

 

 

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