VOGHERA 04/02/2015: Crisi “russa” della Cameron Grove. Tsipras: No ad una nuova guerra fredda
VOGHERA -Di seguito il comunicato emesso dal gruppo territoriale vogherese della lista L’Altra Europa con Tsipras sul tema della crisi della Cameron Grove di Voghera a causa delle ritorsioni della Russia sull’importazione di forniture per gli oleodotti in costruzione.
“Nella situazione di crisi economica e sociale che colpisce anche Voghera e la nostra zona, provoca forte preoccupazione la notizia che la Cameron Grove ha subito il blocco di una importante fornitura di valvole alla Russia, con conseguente avvio della richiesta di due mesi di cassa integrazione ordinaria per i 650 dipendenti.
La lista L’Altra Europa esprime piena solidarietà ai lavoratori della Cameron Grove ed auspica che i previsti incontri con le rappresentanze sindacali possano trovare percorsi e soluzioni positive.
Questa vicenda dimostra però chiaramente che le scelte di politica estera dell’Europa e del governo italiano hanno riflessi e conseguenze molto concrete che, troppo spesso, sfuggono all’attenzione dell’opinione pubblica.
La lista L’Altra Europa, attraverso l’attività dei propri rappresentanti al Parlamento europeo e del capogruppo Barbara Spinelli, ha evidenziato da tempo alcune questioni che ricordiamo in sintesi:
– In Ucraina siamo davanti a una guerra civile dove le responsabilità non sono di una parte soltanto, come pretendono le diplomazie occidentali, l’Unione europea, la Nato. Putin e il governo ucraino (che si avvale anche di milizie di ispirazione neonazista) giocano sul nazionalismo e sulle divisioni etniche. Il risultato è che sono aumentate le vittime civili, quasi 300.000 sono gli sfollati interni e centinaia di migliaia i profughi. Un tremendo scenario di guerra in atto da mesi nel nostro continente e che non vede iniziative concrete per bloccarlo e costringere le parti a trovare un accordo. Anzi, come alleato degli USA e membro della NATO (che vuole integrare di fatto l’Ucraina nell’alleanza, contro la metà dei suoi cittadini), il governo italiano ha contribuito ad alimentare la guerra ed il semestre europeo presieduto da Renzi non ha prodotto niente;
– Le sanzioni adottate rapidamente contro Mosca sono il risultato di un adeguamento passivo alla linea statunitense che ripropone una nuova “guerra fredda” verso la Russia;
– Una politica veramente europea deve agire con attenzione e conoscenza nei conflitti che agitano il nostro “estero vicino”, a Est come a Sud dell’Unione e dovrebbe pensare in modo serio i rapporti con la Russia e con lo Stato ucraino (e che tipo di democrazia dovrebbe darsi in futuro). Per questo occorre fare pressione su Mosca e su Kiev, per rendere ancora possibile un modello di federazione, su cui l’Unione europea è fondata, che permetta la convivenza di culture e lingue diverse che si rispettano reciprocamente e chiudono la strada a guerre e violenze indiscriminate.
Su questi temi la lista L’Altra Europa è impegnata nel Parlamento europeo e nel paese”.
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