VOGHERA 14/01/2015: Parte l’ampliamento del Teleriscaldamento. La nuova centrale sorgerà a sud. L’operazione finanziata con la compensazione ambientale derivante dalla Centrale elettrica di Torremenapace
VOGHERA – Il Comune di Voghera ha deciso di estendere la rete del teleriscaldamento. Dopo anni di intenzioni espresse sotto traccia, finalmente l’ampliamento del sistema di riscaldamento (già presente nella zona centro- est della città) – ottenuto tramite la costruzione di un’unica maxi centrale che produce acqua calda per un elevato numero di abitazioni – parte.
L’annuncio è stato dato dall’assessorato ai lavori pubblici retto da Giampiero Rocca. Il progetto potrà essere realizzato grazie al trasferimento nelle casse dell’azienda energetica cittadina, la municipalizzata Asm, di una consistente somma.
“Si tratta di circa 260 mila euro che provengono da Voghera Energa, la società legata alla Centrale elettrica, e che facevano parte di un protocollo per la compensazione ambientale”, ha spiegato l’assessore.
La nuova centrale dovrebbe nascere nella zona sud della città vicina alla parte più centrale di Voghera, nella zona Pompio-San Vittore, dove per altro sorge, affacciata su viale Martiri della Libertà, la nuova lottizzazione del cosiddetto Parco Baratta, le cui abitazioni, con altre, dovrebbero usufruire di questo innovativo sistema di produzione di calore (proprio in questi giorni l’area è stata parzialmente recintata e sul terreno sono stati piantati i picchetti per la delimitazione delle zone su cui costruire.
“Le ragioni che hanno portato ASM alla scelta di costruire una centrale di cogenerazione e teleriscaldamento sono diverse – si legge nel sito a proposito della centrale di via Lamarmora -, ma prevalentemente sono di carattere economico ed ecologico – ambientale. Il vantaggio ecologico degli impianti di cogenerazione e teleriscaldamento è documentato anche dalle indicazioni fornite dall’AIRU (Associazione Italiana Riscaldamento Urbano): nelle città ove, nel 1998 era già presente il servizio, le emissioni di NOX sono state il 44% rispetto alle emissioni che si avrebbero avute in caso di riscaldamento a mezzo di impianti convenzionali, mentre l’SO2 è stata solamente il 6,7%”.
Come detto, attualmente il teleriscaldamento copre la parte centro est della città. Ad essere servite sono molte abitazioni che s’affacciano su via Amendola, via Carlo Emanuele, via Matteotti e via XX Settembre. Ma i tubi coibentati arrivano anche in via Verdi, via Cavour, piazza Duomo e viale Repubblica.
Fra le strutture più grosse servite dal teleriscaldamento c’è l’Ospedale civile.
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