VogheraNewsPavia

VOGHERA – Da meno di 24 ore molti dei pazienti dell’ospedale di Voghera possono godere degli spazi e delle attrezzature offerti dalla nuovissima ala del nosocomio cittadino. Proprio ieri infatti si sono concluse le operazioni di trasloco (durate circa 3 settimane) dai vecchi reparti a quelli nuovi di zecca della struttura  affacciata su via Carlo Emanuele III.

Il giorno successivo la conclusione del trasferimento Vogheranews è entrata nel nosocomio per un rapido “sopralluogo”. Un tour fatto al seguito dalla vista informale (l’inaugurazione da parte della Regione non è ancora avvenuta) svolta in mattinata dal sindaco alla nuova struttura.

A fare gli onori di casa la direttrice sanitaria Luigina Zambianchi, intenta i queste ore a curare gli ultimi dettagli della delicata operazione di trasloco

La dirigente ha guidato il primo cittadino Carlo Barbieri lungo i 4 piani della colorata palazzina sorta accanto al precedente ampliamento dell’ospedale iriense, illustrandone le principali caratteristiche.

Zambianchi fra l’altro ha spiegato la disposizione dei raparti, “al primo piano la Neurologa, affiancata alla Cardiologia”, “al secondo la Riabilitazione, posta non a caso accanto all’Ortopedia”, “al terzo uno dei tre reparti di Medicina, posizionato vicino alla Chirurgia”. Mentre “al quarto piano è stato ricavato un doppio reparto interamente dedicato alla Medicina”.

Percorrendone i corridoi sono emerse molte delle caratteristiche della nuova ala: dalle stanze dei pazienti, tutte da uno due e massimo tre letti, agli accoglienti soggiorni, dove i degenti possono anche pranzare fuori dalla propria camera.

Durante la visita sono state evidenziate anche alcune eccellenze, nonché alcuni record del rinnovato ospedale vogherese. Come ad esempio la Medicina, che, con i suoi 61 posti “ordinari” è il reparto più grande dall’intera provincia di Pavia. O come il reparto di Riabilitazione Specialistica, uno di più avanzati e attrezzati dell’intero comparto sanitario pavese.

Così come accaduto per i lati positivi,  dell’ampliamento qualche problema è emerso. Dal punto di vista strutturale a lasciare a desiderare sembra essere la disposizione riservata alle stanze dedicate agli infermieri, poste troppo lontane da quelle dei pazienti.

Mentre dal punto di vista organizzativo, la grande e annosa pecca è e resta la carenza di infermieri. “Solo 3, più 2 Asa di supporto, per ogni turno, per tutti e 61 i pazienti di Medicina… oltretutto disposti su due piani diversi”, è stato fatto notare.

In merito la direttrice sanitaria s’è detta conscia e preoccupata (“per come è la situazione, i nostri infermieri stanno già facendo moltissimo”, ha dichiarato  Zambianchi).

La direttrice infine si è auspicata (definendolo “una manna“) l’arrivo al piano terra del rinnovato pronto soccorso.

Quanto al sindaco, al termine della visita, si è mostrato “orgoglioso” per questo ampliamento. Mentre sulle carenze di personale ha dichiarato: “Ci faremo sicuramente portatori di queste esigenze, anche quando Regione Lombardia verrà in città per inaugurare l’opera appena conclusa”.