VOGHERA 27/10/2014: Prosegue la collaborazione fra il Museo di Scienze Naturali e il Carcere
VOGHERA – Prosegue il laboratorio intitolato “Ritrovare la luce, riscoprire la luce” che il Museo di Scienze Naturali vogherese da anni porta avanti all’interno del carcere. La nuova tappa è stata raggiunta grazie alla collaborazione del Museo iriense con quello di Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, GAMeC, e della casa circondariale della città lombarda.
Il progetto, recentemente presentato dall’assessore alla Cultura e alle Attività museali di Voghera Marina Azzaretti, e dalla direttrice del Museo Simona Guioli, riguarda la pulizia e la catalogazione di beni naturalistici.
In particolare il Museo vogherese ha lavorato con un gruppo di 12 detenuti al recupero di uno storico erbario farmaceutico di inizi ‘800 e alla stesura del catalogo di inventario. Parallelamente il Museo di Bergamo (GAMeC), grazie anche alla collaborazione di Giovanni Fornoni, si è occupato della parte artistica, facendo riprodurre sia le celeberrimi tavole dell’erbario Manzù sia alcuni fogli dell’erbario vogherese, attraverso la tecnica del cartoncino e della biro BIC.
“I risultati sono davvero entusiasmanti e sono stati recentemente oggetto di una mostra presso GAMeC di Bergamo che ci si auspica di poter presto replicare a Voghera – è stato spiegato durante la presentazione. Questo ulteriore passo di fiducia e di responsabilizzazione dei detenuti ha fatto sì che preparati ormai deteriorati dal tempo, ma di estremo valore scientifico e museologico, tornassero fruibili, attraverso l’attività paziente di alcuni di essi, anche con un valore artistico mai valutato in precedenza”.
I detenuti del carcere di Voghera, nell’ambito del medesimo progetto, nel corso degli ultimi anni hanno lavorato sulle collezioni della Curia Vescovile di Tortona, su quelle del Museo di Storia naturale di Piacenza e di Stradella, su quelle del Liceo classico iriense, nonchè sulle collezioni degli istituti Brera – Cattaneo di Milano.
Commenti