VOGHERA 04/03/2025: Le classi 3G e 3H della Dante al Memoriale della Shoah di Milano
VOGHERA – Il 25 febbraio, le classi 3G e 3H della scuola secondaria di primo grado “IC di Via Dante Voghera” Indirizzo Musicale, hanno intrapreso un’importante visita didattica al Memoriale della Shoah di Milano, situato sotto la Stazione Centrale. Un luogo di profonda riflessione, dove il passato si fa presente per non dimenticare le atrocità dell’Olocausto.
Un tuffo nella storia
Guidati da esperti, gli studenti hanno ripercorso le tappe della deportazione che, proprio da quei binari, portò migliaia di ebrei, partigiani e oppositori politici verso i campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau, Mauthausen, Fossoli e Bolzano. La vista dei vagoni bestiame, dove fino a 100 persone venivano stipate per viaggi di una settimana, ha suscitato forte emozione e sgomento.
Le voci dei sopravvissuti
La guida ha raccontato le storie di alcune delle 774 persone deportate da Milano, di cui solo una ventina fecero ritorno. Tra queste, Liliana Segre, testimone preziosa e instancabile della memoria. “Ascoltare queste storie ci ha fatto sentire impotenti e tristi”, ha commentato un’alunna della 3G, “ma anche determinati a non dimenticare”.
La Sala della Riflessione
Un momento particolarmente toccante è stata la visita alla Sala della Riflessione, uno spazio conico illuminato da una sola luce che indica la direzione di Gerusalemme. Qui, gli studenti hanno potuto raccogliere le proprie emozioni e condividere le loro impressioni. “Mi sono sentito sopraffatto dalla tristezza”, ha confessato un alunno della 3H, “ma anche con una forte voglia di fare qualcosa per evitare che queste cose accadano di nuovo”.
Un’esperienza indimenticabile
La visita al Memoriale della Shoah ha lasciato un segno profondo negli studenti, che hanno compreso l’importanza di preservare la memoria per costruire un futuro di pace e tolleranza. “È stata una gita molto importante”, ha concluso un’alunna della 3G, “perché ci ha fatto capire che la storia non è solo sui libri, ma è fatta di persone come noi”.
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