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VOGHERA – Dal 6 al 9 marzo si svolgera in Olanda, ad Appeldoorn. La 38 esima edizione dei campionati europei indoor. Non è la massima manifestazione al coperto della stagione 2025. Perché alla fine di marzo, a Nanchino in Cina, ci saranno i mondiali. Ma quella olandese è un evento molto atteso, da tanti atleti. Che puntano proprio sull’europeo, per ottenere un titolo importante. La storia deli europei indoor inizia sessanta anni fa. Le prime quattro edizioni, dal 1966 al 1969. Furono definiti giochi europei indoor. Diventarono campionati europei con l’edizione 1970 a Vienna. Da allora ci sono state 37 edizioni. In Italia il campionato si è svolto nel 1978 e 1982 a Milano. Nel 1992 a Genova e nel 2009 a Torino. Tutti impianti che non esistono piu. L’Italia ha vinto complessivamente 105 medaglie. Di cui 32 d’oro, 40 d’argento e 33 di bronzo. Nell’ultima edizione, disputata nel 2023 ad Istanbul. Italia prima nella classifica a punti. Che conta tutti i finalisti. Con due titoli continentali vinti da Samuele Ceccarelli (60 metri) e Zane Weir (peso maschile). Tra le vittorie azzurre del passato vanno ricordati i tre titoli di Agnese Possamai (1500 nel 1981 e 3000 metri nel 1982 e 1985). Le quattro vittorie nell’alto di Sara Simeoni. Due titoli per Stefano Tilli (60 nel 1983 e 200 metri nel 1985). Tre volte ha vinto i 60 hs Eddy Ottoz. Nelle edizioni del 1966-67 e 68 dei giochi europei indoor. Tra le altre vittorie va ricordata quella di Pietro Mennea sui 400 nel 1978 a Milano. Renato Dionisi nell’asta nel 1973. Donato Sabia sugli 800 metri nel 1984. La nazionale italiana a questi europei schiera 39 atleti. Di cui 20 uomini e 19 donne. Chances di medaglia nel peso maschile (Fabbri e Weir) nel triplo (Dellavalle e Diaz) e nei 60 hs con Simonelli, nel lungo maschile con Furlani. Altri atleti hanno possibilità di ben figurare. Molti giovani promettenti come l’altista Sioli, recentemente salito a 2,28.