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VOGHERA – La Procura della Repubblica di Pavia comunica di aver “depositato avviso all’indagato Massimo Adriatici della conclusione delle indagini preliminari sull’omicidio di Youns El Boussetaoui.”

La Procura, a seguito della ordinanza del Tribunale di Pavia, letta all’udienza del 6.11.2024, al termine dell’istruttoria dibattimentale, ha formulato la seguente “incolpazione del delitto previsto e punito dall’ artt. 575 c.p. 61 n. 9 c.p., perché, in violazione dei doveri del suo ufficio di assessore alla sicurezza del comune di Voghera, cui sarebbe spettata la collaborazione con il sindaco nella specifica attuazione degli indirizzi generali e politico amministrativi del Consiglio nella delegata materia della sicurezza, svolgeva indebitamente un servizio di ronda armata e di pedinamento di EL BOUSSETAOUI Youns, un cittadino molesto, già soggetto a più segnalazioni inambito cittadino e dopo avergli mostrato la propria pistola, e dopo essere stato colpito dal EL BOUSSETAOUI con una manata al volto che ne determinava la caduta a terra, la perdita degli occhiali indossati e contusioni al volto refertate in giorni due, esplodeva un colpo d’arma da fuoco con la pistola Beretta mod. 21, cal. 22 LR, matricola Z01627U, che portava con sé con il colpo in canna e caricata con proiettili a punta cava (utilizzabili in poligono, ma non per difesa personale ai sensi dell’art. 2 c. 4 L. 110/1975) all’indirizzo del torace del medesimo EL BOUSSETAOUI Youns, attingendolo all’emitorace  sinistro da distanza ravvicinata, e così ne cagionava la morte per shock emorragico acuto a causa della lacerazione della vena cava inferiore e dei vasi renali contigui operata dal proiettile sparato (ritenuto in sede sottocutanea dorsale destra all’altezza dell’XI costa).Commesso in Voghera il 20 luglio 2021”, conclude la Procura.

La nuova incolpazione di Adriatici deriva dal processo di primo grado, in cui Adriatici era accusato di “eccesso colposo di legittima difesa”. In quella sede però la giudice Valentina Nevoso, non convinta del tipo di reato contestato dalla pubblica accusa fino a quel momento, sposando così le tesi degli avvocati dei familiari di El Boussetaouie, aveva emesso un provvedimento (era il 6 novembre 2024) in cui ordinava alla Procura di Pavia di formulare un nuovo capo d’accusa, con l’ipotesi di reato di omicidio volontario. E così oggi è avvenuto. Ora l’avvocato vogherese dovrebbe subire un nuovo processo per omicidio volontario (si attende il rinvio a giudizio), in cui fra l’altro potrà chiedere il rito abbreviato.